Il gusto. Il tatto. La vista. L’odorato. E l’udito. Serviranno tutti per scoprire le origini della Ibla medievale per compiere un viaggio nel passato e tuffarsi nella quotidianità dei secoli bui. Un progetto ambizioso quello promosso dall’associazione culturale “SiciliAntica” con la manifestazione “Medioevo in che senso?” in programma venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 aprile. La promotrice, Clorinda Arezzo, spiega che l’idea è quella di offrire ai visitatori una riscoperta della Ibla meno conosciuta, quella medioevale appunto: “Vorremmo mettere un po’ d’ordine relativamente al Medioevo nostrano – ha spiegato Arezzo – eliminando oscure figure di draghi sputafuoco, vichinghi e celti. Daremo uno spessore umano ai personaggi che ci hanno preceduti tanti secoli or sono, collegandoli ai pochi resti monumentali che ci restano, applicando uno sforzo d’immaginazione, guidato verso una direzione corretta, che riempia in maniera adeguata i vuoti”. Ecco perché sarà ricostruita la bottega dello speziale e riproposto l’uso magico scientifico delle erbe; sarà ricreato un astrolabio, saranno proposti tour medievali e promossi dei laboratori come quello organizzato con il maestro liutaio Giuseppe Severini. Ci saranno cene medievali, la degustazione di biscottini speziati medievali, le birre trappiste, il pernottamento medievale, con l’attivazione di offerte specifiche da parte delle strutture ricettive per chi intende trascorrere il fine settimana a Ibla. E ancora, la proiezione di alcuni film a tema e una caccia al tesoro medievale. La apertura è in programma venerdì 26 alle 17,30 all’auditorium di Santa Teresa con una conferenza sulla Ibla medievale. Il programma su www.sicilianticaragusa.it.