L’aumento dell’Imu base dal 7,6 al 9 per mille non passa. Il consiglio comunale di Ragusa, al termine di una seduta contrassegnata dai tatticismi di una parte determinata a non votare l’atto, ha bocciato, all’unanimitá, la delibera del commissario che innalzava l’Imu su tutti i fabbricati ed i terreni edificabili, eccezion fatta per la prima casa. L’aumento non lo voleva nessuno, ma una parte – risultata poi minoritaria – voleva evitare di andare al voto, con un rinvio che nei fatti chiudeva ogni strada alla maggiorazione dell’imposta. Alla fine, però, si è proceduto alla votazione. La seduta si era aperta con la presentazione di una pregiudiziale da parte del consigliere Titì La Rosa con la quale si chiedeva di rinviare l’atto al prossimo consiglio comunale, anche per via del fatto che il governo sta discutendo sull’abolizione dell’imposta. Lunga pausa durante la quale non si è trovato un accordo per votare l’atto presentato da La Rosa, atto che nei fatti avrebbe stoppato l’aumento. Un escamotage per non fare esprimere il consiglio e soprattutto per non darla vinta alla residua opposizione rimasta, che già ad ottobre aveva bocciato un atto analogo. Alla ripresa dei lavori, però, La Rosa ha deciso di ritirare la pregiudiziale che rischiava di essere respinta. È toccato quindi alla dirigente del settore, Cettina Pagoto, illustrare l’atto presentato il tre maggio dal commissario Margherita Rizza. Lo ha presentato come un atto necessario per sopperire ai mancati trasferimenti di Stato e Regione. Complessivamente l’entrata sarebbe stata pari a 23,6 milioni di euro. A prendere la parola il capigruppo di Italia dei Valori Salvatore Martorana il quale ha parlato di “situazione disastrosa di questa città dovuta non solo ai mancati trasferimenti, ma anche ad una gestione disastrosa da parte di un’amministrazione che ha vinto nuovamente le elezioni pensando solamente alle dimissioni per poi presentarsi alle Regionali. Se invece il sindaco si fosse occupato della città senza pensare alle elezioni regionali – ha detto Martorana – non ci troveremmo in questa situazione. I cittadini ragusani non possono pagare altre tasse”. Il consigliere Enrico Platania ha puntato l’attenzione sul recupero crediti, pari a oltre 70 milioni di euro, prima di aumentare le tasse.