Vedere ogni giorno sprecata tanta acqua che scorre con un fiotto costante come un piccolo torrente, lungo la strada di casa sua, per Carmela Distefano è un oltraggio. Carmela, nonostante gli 82 anni suonati, sa bene che a Ragusa, da metà gennaio, 15 mila persone sono rimaste a secco, comprano periodicamente l’acqua, sono costrette a rivolgersi ai fornitori privati per poter usufruire di un servizio che dovrebbe essere obbligatoriamente erogato dal Comune. “Mi fa una rabbia incredibile – dice l’anziana pensionata, che vive in via Grotte dell’Acqua, una stradina collegata a via Natalelli – ogni mattina, quando mi sveglio, aprire la porta di casa e trovare un fiume che scorre e che esce da non si sa dove”. Dal mese di settembre Carmela segnala il problema all’ufficio idrico comunale e ai vigili urbani. “Ma che cosa hanno fatto? Niente! – urla la vecchietta, che è in ottima salute e spesso è andata a piedi sino al Comune, a protestare – mi prendono in giro, mi dicono: “Verremo àfaremoà aggiusteremoà”. Ma poi non viene nessuno e il fiume resta qui, davanti a casa mia”. Le zanzare che frequentano casa Distefano, non hanno nulla da invidiare, quanto a grandezza e ad aggressività, a quelle che vivono in certi pantani. In via Grotte dell’Acqua, sul manto della strada che è parecchio dissestata, c’è ormai un tappeto di muschio. “Abbiamo il presepe tutto l’anno”, commenta la pensionata, indicando quello che lei chiama “u lippu”. Nonostante la sventura, a Carmela non mancano ironia e prontezza verbale. La scorsa settimana un residente di via Grotta dell’Acqua, vicino di casa della signora Carmela, esasperato da questa situazione, si è recato dai carabinieri. A quanto riferisce la Distefano, pare che stavolta la segnalazione del residente, abbia fatto centro. “Nel giro di un’ora sono arrivati operai, ingegneri, geometri, vigili urbani – racconta l’anziana – e tutti ci hanno promesso che il prossimo lunedì sarebbero intervenuti per risolvere il problema. Però dopo sei giorni da quel famoso lunedì ancora non si è visto nessuno”. Ci hanno preso di nuovo in giro – conclude la vecchietta – ma che cosa dobbiamo fare per farci sentire al Comune?”. Carmela, a piedi, si è recata anche a Tele Nova per denunciare pubblicamente il problema.
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