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14/05/2013 -

Cronaca/

Accoltella connazionale a Santa Croce e fugge, arrestato a Palermo un tunisino

Un venticinquenne tunisino è stato fermato nei pressi della stazione ferroviaria di “Palermo Centrale” dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Verdi, dopo che i commilitoni di Ragusa lo avevano inseguito per tutta la Sicilia. Lo straniero, in Italia clandestino e domiciliato a Santa Croce Camerina presso il fratello, poco prima della mezzanotte di lunedì, per motivi ancora ignoti, ma probabilmente connessi al troppo alcol bevuto, ha accoltellato un connazionale suo coetaneo. Braccato dai carabinieri che in poche ore si sono messi sulle sue tracce, è rocambolescamente riuscito a salire sul pullman per Palermo con due ore circa di vantaggio sugli “inseguitori” che, per recuperare il distacco, hanno chiamato i colleghi palermitani e così il fuggiasco è finito in manette. I fatti hanno avuto inizio poco prima della mezzanotte, quando dall’ospedale di Vittoria è giunta al 112 una segnalazione per una persona in fin di vita per una profonda ferita da punta e taglio sul lato destro del torace. Subito i carabinieri di Vittoria hanno informato la centrale operativa provinciale di Ragusa che ha mandato sul posto la pattuglia della Stazione di Santa Croce Camerina. Gli operatori dell’emergenza medica erano infatti intervenuti a raccogliere il ferito in strada, a Torre di Mezz. Sul posto c’era sangue. Qualcuno aveva assistito all’episodio: ha raccontato della violenta lite che pochi minuti prima era scoppiata. L’accoltellatore è un certo Walid, che peraltro i militari non conoscono. Il testimone ha raccontato che il 25enne, dopo aver sferrato il colpo di lama, è scappato dal fratello. Questi è noto ai militari, avendo precedenti per droga. I carabinieri fanno irruzione in casa sua, ma non c’era nessuno. I carabinieri hanno quindi saputo che la vittima aveva colpito il suo aggressore con un bastone alla testa. All’ospedale di Comiso il riscontro, un giovane, Mohamed Grami, 27 anni, si era fatto medicare ma poi era fuggito. A quel punto i carabinieri si sono recati alla fermata dell’autobus, ma il pullman per Palermo era già partito. Grazie al prezioso contributo di un operatore dell’Azienda Siciliana Trasporti i militari sono riusciti a rintracciare l’autista del mezzo che, chiamato sul telefonino, ha detto di essere già a Caltanissetta a di avere quattro giovani nordafricani a bordo. Che fare? Fermare il pullman a Caltanissetta potrebbe creare un grave pericolo per i passeggeri, non sapendo se il tunisino abbia ancora il coltello. È meglio far andare regolarmente il mezzo, tanto l’unica fermata prevista è la stazione ferroviaria di Palermo centrale. Ed è proprio qui che una squadra di militari in borghese lo ha aspettato pazientemente. Arrivato il pullman i militari della Compagnia di Palermo Piazza Verdi sono intervenuti in forze e hanno bloccato e portato in caserma quattro tunisini, di cui uno con una vistosa medicazione in testa. Tra di loro il fratello dell’accoltellatore, due amici e l’arrestato, identificato in Walid Grami, 25 anni, clandestino in Italia. In ospedale, evidentemente, aveva dato false generalità. La vittima ha riportato una profonda ferita al polmone. L’uomo è stato operato d’urgenza dai medici dell’ospedale di Vittoria, ma poi trasportato con un elicottero del 118 al Papardo di Messina dove è ricoverato con prognosi riservata nel reparto di chirurgia toracica.
GRAMI_Walid_1988

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