Mentre in ospedale i medici hanno ancora in cura i tre feriti, è scattata la gara di solidarietà in favore della famiglia di Giovanni Guarascio, l’operaio che si è dato fuoco, martedì, per impedire lo sfratto da casa sua. In ospedale, a Catania, sono ricoverati lui, la moglie ed un agente di Polizia rimasto ferito mentre tentava di dissuadere l’uomo dall’insano gesto. Sono stati aperti conti correnti per raccogliere fondi sia a sostegno del poliziotto che per aiutare la famiglia Guarascio a recuperare la propria casa. Tutti i sindacati della Polizia di Stato e della Questura di Ragusa hanno aperto un conto corrente intestato a Graziana Molè, moglie dell’agente ferito, perché si faccia arrivare alla malcapitata famiglia un sostegno economico. Si prospetta, per l’agente, una lunga degenza, con costi ovviamente elevati a carico della famiglia che lo assiste quotidianamente. Il Comune di Vittoria si sta impegnando per permettere alla famiglia Guarascio di rimanere in casa propria, in via Brescia, la casa davanti alla quale, poco dopo le 13 di martedì, si è consumato il dramma. “Se gli ex proprietari non riuscissero a riacquistare l’immobile, proveremo noi ad attivare delle iniziative in tale direzione”, ha spiegato il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia. Si ipotizzerebbe di acquistare la casa e poi di “affittarla”, ad un canone simbolico, alla famiglia. La vicenda è approdata anche in Parlamento, con l’intervento della senatrice iblea Venera Padua. “Chiedo l’attenzione dell’Aula – ha detto la Padua – per una serie di episodi gravissimi che colpiscono il nostro Paese. Vittoria è una città della mia provincia, che ha dato una importante svolta economica e una impronta di ricchezza all’intera isola per parecchi anni – ha concluso la senatrice durante il suo intervento in Aula – e che, adesso, è precipitata in una crisi drammatica”. I tre feriti sono ancora in prognosi riservata, ma le loro condizioni sono stabili.