Una scuola mediterranea di enogastronomia di alto livello, un ristorante, un hotel. Il tutto racchiuso in quello che una volta era un convento dei padri Cappuccini. Un’idea, un sogno che si realizza. Era il 2008 quando il vescovo, Paolo Urso, ebbe questa intuizione. La Fondazione San Giovanni Battista, ente della diocesi, partecipò ad un bando della Fondazione con il Sud ed ottenne il finanziamento. Adesso i lavori di riadattamento dell’antico convento che si trova all’interno dei Giardini Iblei sono stati completati. Venerdì prossimo alle 11, l’inaugurazione. Nei due giorni successivi sarà possibile ammirare, da parte di tutti i cittadini, lo straordinario intervento di restauro che ha consentito di realizzare le aule per la formazione della scuola di cucina, l’area per il ristorante che servirà sia per la fase didattica sia come punto ristorativo di qualità aperto a tutti. Ed ancora, le 40 cellette dei monaci sono stati recuperate per dar spazio a 23 posti letto. Recuperare l’antico edificio di pregio architettonico, senza tuttavia allontanarsi troppo dalle attività che vi si svolgevano una volta. “Abbiamo pensato – ha detto il presule di Ragusa – ad una delle attività che facevano i monaci: la cucina e più in generale la enogastronomia. L’abbiamo pensata come un luogo d’incontro innanzitutto con i musulmani, perché una Chiesa che si apre alle realtà diverse – ha detto ancora mons. Urso -, anche sotto l’aspetto culturale, crea comunione. Le differenze diventano ricchezza, e proprio la tavola è un’occasione per gustare la bellezza della vita. Ma lo abbiamo pensato anche come un’occasione da offrire ai nostri ragazzi per formarsi e al territorio per avere uno stimolo, una spinta”. Lo stile sarà quello dell’Alma di Colorno, a Parma, la scuola internazionale di cucina che “sforna” ogni anno oltre mille diplomati. “Il cento per cento, nell’arco di due o tre mesi, trova lavoro” – ha spiegato il presidente onorario Albino Ganapini, che ha parlato della scuola che inizierà i corsi il primo luglio ad Ibla come dell’unica da Roma in giù. Gli studenti arriveranno da tutta la Sicilia, ma anche dal resto d’Italia. Un team di esperti guiderà le strutture, con a capo lo chef Giuseppe Barone per la cucina, Roberto Lacognata per la pasticceria ed Enzo Scrofani per la sala. Guendalina Maggiore curerà la comunicazione e la promozione. Il vescovo ha anche annunciato di aver sottoscritto una convenzione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza per avviare corsi post universitari di Agraria proprio a Ragusa, in una struttura della diocesi. Tanti gli appuntamenti già in cantiere, come ha spiegato Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista: il 28 giugno la festa del rifugiato e in ottobre un convegno di rilievo internazionale sul Mediterraneo.
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