“La morte del signor Guarascio ci dice con estrema chiarezza verso quale modello di sviluppo certe scelte politiche rischiano di spingere interi territori. Non c’è più la politica dei due tempi, prima il rigore e i sacrifici, poi la crescita, con cui hanno cercato di convincerci. Ora ci chiariscono che è dalla purificazione, dalla igiene sociale del rigore che nasce la nuova economia”. E’ quanto rileva la Cna di Vittoria in una nota diffusa dopo avere espresso il proprio cordoglio alla famiglia Guarascio. “Il disastro economico e civile di Vittoria, della provincia di Ragusa, della Sicilia, sta diventando una grande occasione – continuano il presidente Giuseppe Santocono e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio -. La disoccupazione che sfiora il 41% e tutto ciò che vale messo all’asta a prezzi stracciati, sono la “grande opportunità economica” per i gruppi finanziari organizzati ma anche per la criminalità organizzata. Investimenti a basso costo e lavoro sottopagato. La parola d’ordine è bloccare questa austerità che crea solo mortificazione e disperazione sociale. Questi comportamenti vanno denunciati, vanno bloccati, non possono essere considerati mezzi per far ripartire l’economia. La politica, – scrive la Cna di Vittoria – se vuole riconquistare il suo ruolo, deve avviare da subito processi che intanto sospendano e poi regolino il modello di riscossione. Serve una riforma fiscale che permetta al tessuto sano di ripartire e non che lo ossessioni. Solo così il sistema Vittoria, il modello Ragusa, potranno ritornare ad essere un punto di riferimento”.
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