La vicenda del canone idrico ha assunto contorni alquanto anomali. E’ quanto denunciano Sergio Criscino, responsabile Cna per il settore acconciatori, e Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo della Cna territoriale di Vittoria. “Dopo aver raggiunto l’accordo con l’amministrazione facendo pagare alle imprese la metà del canone relativo all’anno 2012 – spiegano i due in un documento – la stessa amministrazione si era assunta l’onere e l’onore di avviare l’installazione dei contatori in tempi brevi (al massimo entro il 30 aprile 2013) partendo proprio dalle categorie che erano state più tartassate. Noi abbiamo creduto alla buona fede, all’impegno annunciato e alla serietà predicata degli amministratori – scrive la Cna di Vittoria – e come noi diverse imprese hanno dato credito alla loro parola. I fatti, però, pare tradiscano la buona fede della nostra organizzazione e la fiducia delle imprese. Non si capisce chi, come e quando dovrà installare questi benedetti contatori. L’assessore al Bilancio, Concetta Fiore – prosegue la nota – assicura che il suo impegno è stato massimo. Il settore lavori pubblici, invece, dice che le cose sono complicate. Vorremmo capire – scrive la Cna di Vittoria – dove sta la verità e soprattutto se si ha la capacità di mantenere la parola data. Trincerarsi dietro i “sì ma” ci sembra che sia solo l’anticamera del disimpegno. Per questo proclamiamo sin da ora lo stato di agitazione delle categorie interessate (in primis gli acconciatori) e annunciamo l’organizzazione di un sit-in che – dice la Cna di Vittoria che si terrà di fronte palazzo Iacono il prossimo 10 giugno”.