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02/06/2013 -

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RAGUSA, LA RIVOLTA CONTRO I TICKET NEGLI IMPIANTI SPORTIVI

Le polemiche sulla decisione del commissario del Comune di far pagare il ticket per gli impianti sportivi non si fermano. Salvatore Occhipinti da oltre venti anni si occupa di settore giovanile con molteplici esperienze (Orsa, Ragusa calcio, Game sport) da un anno guida l’Accademia calcio Ragusa. “La maggior parte delle associazioni – afferma Occhipinti – svolge attività in favore dei minori ai quali la carta dei diritti dello sport riconosce alcuni diritti tra cui : giocare, divertirsi, fare sport e beneficiare di un ambiente sano. La pratica sportiva per i suoi contenuti sociali, educativi, formativi è un diritto di tutti i cittadini e un interesse della collettività a cui lo Stato deve rispondere con competenza e puntualità. La Carta Europea dello Sport per Tutti adottata dal Consiglio d’Europa nel 1974, afferma: chiunque ha il diritto di praticare lo sport, lo sport, in quanto fattore importante dello sviluppo umano, deve essere incoraggiato e sostenuto in maniera appropriata con finanziamenti pubblici”. Occhipinti cita una lunga serie di interventi europei e non proprio a sostegno dell’attività sportiva. “Prendendo spunto da queste leggi senza trascurare l’ aspetto di prevenzione che svolge lo sport, mi chiedo – afferma Occhipinti – in un momento storico come questo, dove le famiglie hanno gravi difficoltà a far quadrare i conti, il prossimo anno si ritroveranno a dover pagare anche questo salasso. Non mi sembra assolutamente una scelta appropriata e di buon senso, disattendendo tutte le indicazioni previste dalla legge. Le amministrazioni pubbliche (comuni e provincia) hanno tagliato ogni forma di contributo, il comune addirittura ha sospeso per la prima volta anche i centri di avviamento allo sport per le fasce disagiate. Senza parlare degli impianti che sono in una situazione pietosa dove ci piove dentro, senza illuminazione, con spogliatoi in pessimo stato, dovremmo pagare per quale servizio? Mi chiedo se il commissario abbia fatto una ricognizione degli impianti prima di prendere questa decisione e se porterebbe suo figlio in impianti del genere”. Per Occhipinti “c’è da dare una svolta alla gestione degli impianti sportivi, e la nuova amministrazione dovrà avere il coraggio di dare un segnale nuovo con l’affidamento alle società degli stessi, ma non può essere il commissario a una settimana dalle elezioni ad assumersi questo onere, almeno che, come dicono i ben informati questa decisione non fosse già stata presa dalla passata amministrazione e tenuta nascosta nel cassetto”. E conclude: “Ho già sentito molti miei colleghi, se dovesse passare questa proposta porteremo migliaia di bambini a “giocare” a turno presso l’aula consiliare, almeno li non piove, ci sono le luci e anche i servizi igienici”. E un appello ai candidati a rivedere tale decisione.

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