La Fondazione Arch e l’Ordine degli architetti, paesaggisti, pianificatori e conservatori della provincia di Ragusa organizzano una serie di incontri con alcuni protagonisti dell’architettura contemporanea del panorama nazionale e internazionale. Si comincia sabato 22 giugno dalle 19 a Vittoria, al convento di Santa Maria delle Grazie. Il primo incontro ospiterà i rappresentanti di quattro giovani studi internazionali che si pongono verso l’architettura in modalità diverse, seguendo ricerche e metodi del tutto differenti tra loro. Quattro studi a confronto, vale a dire “Autonome forme” di Palermo, “On site studio” di Milano, “Barozzi / Veiga” di Barcellona e “Baukuh” di Genova – Milano. “Stiamo parlando – afferma il presidente dell’Ordine, Giuseppe Cucuzzella – di talenti emergenti dell’architettura contemporanea come l’italiano Fabrizio Barozzi e lo spagnolo Alberto Veiga che si sono aggiudicati il premio internazionale “Barbara Cappochin”, con il loro progetto del nuovo Centro di promozione della D.o.c. Ribera del Duero a Roa, in Spagna, scelto dalla giuria con la più ampia unanimità – ha detto ancora l’arch. Cucuzzella – perché coniuga quelle qualità di estetica, funzionalità e sostenibilità auspicate dalle finalità del premio. Così come non dobbiamo dimenticare Marco Scarpinato di Autonome forme che si è specializzato in architettura dei giardini e progetto del paesaggio e che ha ottenuto – ha detto ancora il presidente Cucuzzella – il primo premio per il progetto del nuovo complesso scolastico integrato e parco urbano a Roma. O ancora lo studio associato di architettura Baukuh che ha vinto concorsi internazionali ad Amsterdam, Budapest, Pavia, Genova e Milano, esponendo i propri progetti, tra l’altro, alla Biennale di Rotterdam e alla Biennale di Venezia. Infine – ha dichiarato Cucuzzella -, l’On site studio che ha realizzato progetti caratterizzati da un approccio sensibile alla consistenza fisica a seconda del tono dei contesti e delle potenzialità dei materiali utilizzati per le costruzioni. Con tutti loro ci confronteremo sulle nuove linee dell’architettura, per capire qual è la strada che prenderà la nostra professione”.