Legambiente presenta un rapporto sulla raccolta differenziata. Ispica la più virtuosa, in coda Acate, Vittoria, Monterosso e Chiaramonte. Alcuni comuni non hanno fornito i dati, come Acate, mentre Modica ha dato solo quelli dell’indifferenziato. Un lavoro complesso, dunque, che vede in cima alla lista dei virtuosi Ispica, con il 32,41%, poi c’è Ragusa con il 13,8%. Scicli è al 6,41%, Monterosso al 2,3%. Pozzallo allo 8,53%, Santa Croce al 7,72. Questi sono i dati relativi all’intero territorio comunale. Poi c’è la valutazione di quelle città che fanno la raccolta porta a porta. Ispica, dove il porta a porta è in tutta la città, conferma il 32,41%, Comiso (ma il dato è solo stimato sul periodo agosto-settembre in quanto il Comune non ha fornito i dati necessari) è intorno al 15%. Ragusa (il periodo preso in esame è maggio-settembre) fa segnare un 15,33%. Sono circa centomila i cittadini serviti dalla raccolta porta a porta (30.000 Ragusa, 20.000 Scicli, 15.000 Ispica e la restante parte Comiso e Santa Croce). Il rapporto segnala “dati contraddittori” su Ragusa che “pure attestandosi al 13% circa, mostra evidenti segni di cedimento del porta a porta, con l’abbandono parziale del porta a porta ed il passaggio al cassonetto che è ricomparso in diverse zone della città, come in via Paestum e vicino la Questura”. E’ quanto ha riferito l’esponente di Legambiente. Dito puntato sui risultati della raccolta porta a porta: “Saremo intorno al 15 o al massimo al 17 per cento – ha detto Conti – un dato ben lontano dagli obiettivi che ci si prefissava nel bando, ossia il 28%. E tuttavia quella previsione non rispetterebbe quanto dice la legge, ossia che il minimo sarebbe il 35%”. Conti ha poi posto l’accento sulle “multe” che la ditta che gestisce il servizio dovrebbe corrispondere al Comune per la percentuale di differenziata non raggiunta. “Si parla di circa due milioni di euro – spiega lo esponente ambientalista -. Se il Comune avesse riscosso quei soldi, mese per mese come prevede il capitolato, non avrebbe avuto motivo di aumentare la Tarsu per 1,2 milioni di euro”. La qualità della differenziata raccolta a Ragusa è pessima. Ad affermarlo è il Consorzio Kalat Ambiente dove fino a qualche mese fa Ragusa conferiva l’umido. Dal 20 luglio il Consorzio di Grammichele ha dato lo stop in quanto lo umido conferito non era negli standard. Da allora, Ragusa conferisce l’umido in un altro centro con un costo di circa 190 euro a tonnellata mentre a Grammichele si conferiva con 75 euro circa più Iva (più i costi di trasporto).
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