La denuncia viene da Antonio Firullo della Federazione imprese balneari. Firullo segnala “la mancata applicazione sulle spiagge della nostra provincia della norma che garantisce l’abbattimento delle barriere architettoniche per le persone diversamente abili. Nei fatti appare abbastanza evidente come gli Enti comunali a tutt’oggi sono inadempienti agli obblighi imposti dalla legge”. Ed aggiunge: “Nelle spiagge ragusane come in tutta la Sicilia, per fortuna, l’accesso e la sosta dei disabili così come il primo soccorso, il salvataggio ed i servizi igienici, sono garantiti solo ed esclusivamente grazie alle strutture balneari che, comunque, sono in obbligo concessorio. Servizi per la libera fruizione dei bagnanti che, invece, avrebbero dovuto essere garantiti anche dagli Enti locali come per i disabili con percorsi e pedane di sosta fino alla battigia. Un handicap vergognoso agli occhi di tutti che ancora oggi nessuno intende colmare per una provincia dove, da qualche giorno, non si parla d’altro che di un turismo di qualità specie dopo l’apertura dell’Aeroporto di Comiso”. Duro il giudizio di Firullo che parla di “un turismo povero, considerato anche che la pulizia nelle nostre spiagge è garantita solo da una ruspa o pala meccanica e non dai mezzi appropriati con la posa di pochi cestini e docce fatiscenti”.
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