Ottima partecipazione per la manifestazione “Ragusa non dimentica”, organizzata dal coordinamento cittadino dei movimenti e delle associazioni giovanili per ricordare il sacrificio di Paolo Borsellino, nel giorno dell’anniversario della sua morte, e assieme al suo, anche quello di Giovanni Falcone e di tutte le vittime della mafia. All’iniziativa ha offerto il suo supporto anche la Consulta Giovanile di Chiaramonte Gulfi e un gruppo di giovani di Comiso che hanno lanciato dei palloncini bianchi in aria. Non sono mancati i rappresentanti istituzionali tra cui il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, e il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro. Prima il raduno in piazza Duomo a Ibla, dove cinque ragazzi dell’Harmony Brass Quintet di Chiaramonte Gulfi hanno intonato il silenzio. Poi la lunga fiaccolata con quasi 500 persone che hanno creato un torpedone che si è snodato su corso XXV Aprile. Infine, l’arrivo ai Giardini Iblei per i momenti di riflessione, l’esecuzione dell’Inno di Mameli e gli spettacoli musicali conclusivi. “Ragusa non dimentica il sacrificio di tante vite umane nella continua lotta alla mafia – ha detto Simone Digrandi, chiamato a moderare i vari interventi -. E lo fa partendo dall’anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino, ricordando anche il sacrifico dell’altro giudice antimafia, Giovanni Falcone, e di quanti hanno speso la propria vita per sconfiggere la mafia e per riscattare il nome della Sicilia. Ragusa non dimentica, e lo fa per il secondo anno consecutivo attraverso una manifestazione condivisa. Noi giovani dobbiamo essere la primavera di questa Nazione”. Vari i momenti di riflessione con i ragazzi del coordinamento e con alcuni ospiti. Conclusione con la lettura delle lettere del figlio e della moglie di Borsellino, interpretate da Wladimir Randazzo e Federica Gurrieri e con la musica live dei gruppi Black Eagles, Reggaenade, Radioactive. Numerosi i gruppi scout presenti.
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