“Abolire le Province, ma perché? Non sono mai stati diffusi dati oggettivi sui compiti e sui loro costi reali ma si continua imperterriti a ‘cavalcare’ l’onda dell’indignazione popolare per il costo della politica. Ora c’è una ricerca della Bocconi di Milano che sfata certi luoghi comuni sui presunti costi delle Province. Un dato su tutti: il costo delle Province in Sicilia per ogni singolo cittadino è di 132 euro. E’ una cifra davvero irrisoria”. Così il presidente della Provincia Franco Antoci interviene nel dibattito sull’abolizione o meno delle province. “Appare più opportuno decidere invece un immediato riordino delle istituzioni che portino a concedere alle Province competenze maggiori di quelle attuali. Che senso ha avere più di ottomila comuni, migliaia dei quali con solo centinaia di abitanti, con sindaci, giunte, consiglieri e segretari comunali e poi puntare il dito verso le Province? Da un’analisi dei costi delle Province effettuata recentemente dall’Università Bocconi di Milano – continua Franco Antoci – realizzata per chiarire il ruolo di queste istituzioni, si è rilevato quanto sarebbe l’effettivo risparmio che si avrebbe dalla loro abolizione, e quali sarebbero invece i costi che lo Stato dovrebbe sostenere a seguito della cancellazione dell’ente. Si è così scoperto – scrive Franco Antoci – che la spesa complessiva delle Province italiane, nel 2010, è stata pari a 11,5 miliardi di euro, per una media di 193 euro sostenuti da ogni cittadino. Del totale, 8,6 miliardi, cioè il 74 per cento, sono i costi della spesa corrente e di questi l’1,4 per cento (122 milioni di euro, ovvero solo due euro medi pro capite) riguarda i costi per la rappresentanza democratica, cioè i cosiddetti costi della politica”.