“Nuove tasse, come se piovesse!” Il segretario cittadino del Partito democratico, Peppe Calabrese, è categorico nel bollare come “nuovo balzello” la tassa di soggiorno il cui regolamento è stato approvato mercoledì sera in consiglio comunale a Ragusa dalla maggioranza di centrodestra e dal Mpa. 1 euro a cranio per ogni turista che si avventuri a prendere un posto letto nella città, in qualunque tipologia di albergo, dall’affitta camere all’hotel a 5 stelle. Ignorate le critiche che erano arrivate dalle associazioni di categoria e dagli albergatori. “Dopo aver tartassato il popolo ragusano aumentando le tasse locali per oltre 15 milioni di euro l’anno negli ultimi 5 anni – dice ancora Calabrese -, Dipasquale e il centrodestra hanno votato l’introduzione della tassa di soggiorno. Ne è venuto fuori un regolamento all’insegna dell’improvvisazione tanto è vero che l’amministrazione ha modificato la sua stessa proposta con diversi emendamenti, stravolgendola del tutto. In verità, la maggioranza – continua il segretario cittadino del Pd – ha inserito alcuni elementi che noi della minoranza avevamo posto in evidenza. In particolare alcune esenzioni, tra queste quelle verso i disabili, i minori fino a 14 anni e verso coloro che assistono malati ricoverati negli ospedali. Noi del Pd elaboriamo proposte concrete, l’amministrazione le ruba, mentre i consiglieri di centrodestra sanno solo annuire col capo alle proposte dell’amministrazione – dice Calabrese -. Possiamo affermare che il re è nudo: Dipasquale e soci non sanno più da che parte reperire i fondi per il prossimo bilancio e inventano tasse che, come questa, potrebbero risultare dannose per un settore in espansione come il turismo. Non è possibile far pagare la stessa tassa di 1 euro per ogni ospite a tutte le strutture, senza alcuna differenza dal B&B all’hotel a 5 stelle”, conclude Calabrese, che riserva l’ultimo affondo per il presidente del consiglio comunale, Pino Di Noia. “E’ totalmente asservito al primo cittadino – accusa Calabrese -. Chiediamo a Di Noia di svolgere un ruolo di presidente super partes”. Sulla stessa linea d’onda anche il consigliere Nino Barrera, sempre del Pd. “La proposta di istituire l’imposta di soggiorno – ha detto Barrera – mette in evidenza tutte le carenze e le improvvisazioni politiche che in tema di turismo caratterizzano già da qualche tempo l’attuale maggioranza. E’ stata rifiutata qualsiasi proposta dell’opposizione, ivi compresa quella di un mio emendamento teso ad esonerare dall’imposta coloro che pernottano a Ragusa nelle strutture ricettive per motivi di lavoro”. Barrera cita anche la normativa nazionale. “La proposta di regolamento – dice il consigliere del Pd – appare superata anche nella formulazione sia rispetto ad alcuni nodi tipici che della normativa in itinere relativa agli schemi predisposti agli inizi di novembre dai ministeri competenti. Non sono stati definiti né previsti gli interventi prioritari che si dovrebbero finanziare con le entrate. A favore del turismo la montagna ha partorito un topolino tributario!”