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23/09/2013 -

Cultura e Spettacolo/Società/

Commemorazione 70esimo dell’eccidio di Cefalonia e Corfù

CEFALONIA-E-CORFUVenerdi scorso, 20 settembre, Pozzallo ha ricordato i 70 anni dell’eccidio di Cefalonia e Corfù. L’Amministrazione Comunale e la Sezione Sicilia dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui hanno organizzato alcune iniziative per ricordare degnamente i militari italiani caduti a Cefalonia e Corfù, il cui sterminio collettivo fu la conseguenza del rifiuto di arrendersi e di accettare il disonore della prigionia. Questo importante momento è stato ricordato con la scopertura di un cippo, in Via dell’Arno, donato alla città dai familiari dei caduti e dei superstiti della Divisione Acqui. Da sottolineare anche la presenza di un picchetto interforze formato dal 62esimo Reggimento Fanteria Sicilia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera. Era presente anche il Console onorario di Grecia, Arturo Bizarro Coutsogeorgu. Alle 19, nello Spazio Cultura Meno Assenza, è stata inaugurata la mostra Cefalonia 1943, documenti e immagini di storia, e, a seguire, gli attori del Teatro Utopia di Ragusa hanno messo in scena il recital “Cefalonia 1943: il dovere di ricordare”. La sceneggiatura del recital è stata tratta dalle memorie dei superstiti pozzallesi Angelo Emilio e Giovanni Santaera che, fino alla loro scomparsa, hanno tenuto vivo il ricordo dei compagni trucidati dai nazisti a Cefalonia. A Cefalonia i caduti siciliani furono numerosi, tra di essi: il soldato Giovanni Gugliotta, Pozzallo; il soldato Giardina Giuseppe, Pozzallo; il carabiniere Monteforte Antonio, Scicli; il soldato La Lota Giovanni, Vittoria; il soldato Asta Francesco, Scicli; il soldato Bini Biagio, Comiso; il soldato Buffa Antonio, Modica; il soldato Buscema Rosario, Modica; il capitano Antonio Paternò, Modica; il soldato Cilia Carmelo, Ragusa; il soldato Di Giacomo Giovanni, Comiso; il soldato Dicara Francesco, Comiso; il soldato Natalizio Franzo, Ispica; il soldato Frascaccia Orazio, Modica; il soldato Giallongo Vincenzo, Modica; il soldato Magro Angelo; il sergente Occhipinti Francesco Vittoria. Da Cefalonia fecero ritorno a casa, dopo una lunga prigionia nei campi di concentramento nazisti il pozzallese Francesco Abbondo, i modicani Orazio Cavallo, Antonino Gennaro già preside della scuola Media Rogasi di Pozzallo e il ragusano Giovanni Distefano artigliere della Acqui. A Palermo vivono ancora i superstiti Giorgio Lo Iacono e Cosimo Pinio e negli Stati Uniti Giuseppe Benincasa.

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