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09/10/2013 -

Politica/

Il popolo 5 stelle sfiducia il presidente Crocetta

bandiera movimento 5 stelleArriva dalla rete la richiesta ai deputati Ars. E’ arrivato dalla base del Movimento 5 Stelle Sicilia il mandato ai parlamentari siciliani per presentare a sala d’Ercole la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione. Scrive il gruppo 5 stelle all’Ars: “E’ la prima volta nella lunghissima storia del parlamento isolano, che un presidente viene sfiduciato su mandato del popolo. E’ l’applicazione – affermano i deputati del Movimento – della vera democrazia, delle decisioni che partono dai cittadini per arrivare nei palazzi del potere. Noi siamo stati eletti per rappresentare i cittadini e se per loro è giusto che Crocetta vada a casa, noi dobbiamo adoperarci perché il meccanismo si inneschi con una mozione presentata al Parlamento”. Come tipico del Movimento, il via libera è arrivato attraverso la rete, con una votazione on-line che ha coinvolto gli attivisti dei meetup siciliani. Plebiscitario il risultato: il 90,49 per cento degli attivisti dei meeutp isolani che ha partecipato alla consultazione ha detto”sì” alla mozione per mandare a casa il presidente. Le tesi pro e contro la sfiducia erano state dibattute precedentemente nel corso di un’assemblea regionale del Movimento, tenuta domenica scorsa ad Enna. Qui gli strali contro Crocetta non sono affatto mancati. Al presidente, in particolare, non è stato perdonato il non aver dato risposte alla Sicilia su alcuni punti che il Movimento gli ha espressamente sollecitato (reddito di cittadinanza, aiuti alle piccole imprese, rifiuti, energia, moneta complementare). “Su queste tematiche – raccontano i deputati – avevamo chiesto a Crocetta risposte precise. Non ne è arrivata nessuna. Mentre la Sicilia brucia è assurdo e vergognoso che al centro del dibattito politico siano le poltrone e il rimpasto di governo. E’ ora di dire basta, per noi è il momento di tornare a votare”. Ad indirizzare il voto verso la sfiducia ha pesato parecchio anche la retromarcia sul Muos, con la quale Crocetta ha revocato la sua precedente revoca delle autorizzazioni ai lavori per l’impianto radar di Niscemi, dando via libera ai lavori per la contestatissima base americana. Il “sì” della rete ora dovrà concretizzarsi in un atto ufficiale. I deputati 5 stelle dovranno trovare ora altri 4 parlamentari che sottoscrivano il documento per arrivare alla soglia minima richiesta di 18 firme per presentare l’atto.

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