Il fenomeno del randagismo è sfociato in episodi talmente gravi da spingere il cda del parco commerciale “Isole Iblee” a valutare la possibilità di intraprendere azioni legali nei confronti di quanti continuano a disinteressarsi di problemi denunciati da tempo. “Purtroppo – afferma il presidente del cda, Giovanni Corallo – la responsabilità e l’impegno profuso dalle nostre aziende non ci consentono di essere ancora permissivi, tollerando e sopportando che accadano episodi simili”. Corallo fa riferimento a quanto accaduto la scorsa settimana, in un opificio della zona industriale. Dove una donna è stata aggredita da alcuni randagi. “Per come abbiamo ricostruito la vicenda la donna si era recata verso le 12,30 nella terza fase per prendere suo figlio che terminava il turno di lavoro. Arrivata un po’ in anticipo e vista la bella giornata, è scesa dalla macchina per fare qualche passo a piedi. E proprio in questa circostanza è stata letteralmente aggredita da due cani, azzannata alle gambe. Urlando a squarciagola, è riuscita ad attirare l’attenzione di alcune persone che si trovano nell’opificio adiacente e che sono riusciti a mettere in fuga i cani assalitori. La donna, ovviamente traumatizzata, – afferma Corallo – è stata portata al pronto soccorso. Sono state avvisate anche le forze dell’ordine per i rilievi del caso. Ma il punto è questo: è mai possibile che una delle aree più produttive della provincia debba convivere con problemi che urliamo da anni e che, ora, – conclude Corallo – sfociano in simili drammi?” In passato il parco commerciale “Isole Iblee” aveva notificato ad alcune istituzioni, come il Comune di Ragusa, la polizia municipale e l’Asp, fatti in cui si ravvisavano elementi di una certa gravità.
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