Hanno cercato di intenerire i due poliziotti che le avevano trovate con, in borsa, alcuni generi alimentari, appena rubati e di scarso valore, dicendo di essere povere e ladre per necessità. Elisabetta Schiavone e Anna Romano, però, non sono riuscite a convincere gli agenti che, alla fine le hanno arrestate. I poliziotti erano intervenuti, martedì mattina, su richiesta dei gestori di un esercizio commerciale di via Napoleone Colajanni, a Ragusa. La presenza delle due donne e di un uomo (un 64enne complice che è stato soltanto denunciato), che si aggiravano tra gli scaffali, all’interno del supermercato, aveva insospettito i commercianti. Gli agenti hanno trovato nelle borse delle siracusane, almeno inizialmente, solo roba di poco valore. Così la
Schiavone e la Romano si sono messe a recitare la parte delle povere donne, che rubavano per necessità. Una parte talmente convincente che mancava poco che gli agenti pagassero al posto loro quei pochi generi alimentari. Ma i poliziotti hanno, comunque, effettuato dei controlli sulla banca dati ed è emerso che le due “poverette” erano in realtà delle ladre professioniste di furti in centri commerciali. Perquisita la loro autovettura è stata trovata una bella refurtiva: 500 euro in contanti e libretti postali con oltre 7000 euro in deposito. Inoltre, nell’auto c’erano pure merci rubate in almeno altri 8 esercizi commerciali: cornici in argento, generi alimentari di lusso, accessori da donna, vestiti, cosmetici, suppellettili varie. Si trattava del bottino di 8 colpi eseguiti nel giro di poco meno di due ore. Le due arrestate e il terzo (che svolge il ruolo di autista) denunciato, hanno ammesso le loro colpe. Nei confronti dell’uomo è stato notificato il divieto di ritorno per tre anni nel territorio della provincia di Ragusa, emesso dal Questore, dato che lo stesso era venuto solo per delinquere e per di più si accompagnava a due pregiudicate. Negli ultimi tempi si è registrato un aumento considerevole di furti ai danni di attività commerciali. E cresce anche il numero di malviventi che vivono esclusivamente del provento di queste attività illecite.