Il tempo è galantuomo. Con questa affermazione i consiglieri del Partito Democratico di Modica hanno concluso la discussione in consiglio comunale del bilancio di previsione 2013, preannunciando il voto contrario e prendendo le distanze dallo strumento finanziario. Nei giorni precedenti il gruppo Pd aveva analizzato il bilancio di Abbate La bozza aveva incassato il parere contrario del collegio dei revisori per numerose infrazioni e mancanze. “Solo allora l’amministrazione Abbate è corsa ai ripari – scrive il Pd – fronteggiando le infrazioni con una ipotetica ed improbabile maggiorazione delle entrate Imu le cui statistiche danno un introito medio degli anni precedenti in 7.8 milioni di euro e che oggi passerà a 12.3 milioni attraverso l’aumento delle aliquote e l’improbabile recupero di evasione in tempi strettissimi (entro il 16 dicembre)! Dall’analisi era emerso – scrive il Pd di Modica – che il bilancio di Abbate fonda la propria essenza sull’incremento della spesa corrente dell’ente comunale che passa dai 43 milioni previsti nel piano di riequilibrio finanziario, approvato nel 2012, ad una spesa di 47 milioni corretta in extremis a 45.5 milioni grazie all’intervento dei revisori dei conti; ed altrettanto, incrementa le entrate tributarie aumentando le aliquote Imu, addizionale Irpef, costi di acquedotto, costi di occupazione di suolo pubblico da una previsione del piano di riequilibrio di 23 milioni di euro a una cifra di circa 30 milioni di euro. Abbiamo provato a ricordare in aula – dice il Pd di Modica – il rigore imposto dal piano di riequilibrio finanziario approvato nel 2012 grazie al quale l’ente comunale è sopravvissuto ad un default finanziario ed ha ottenuto un prestito di 40 milioni di euro. Inutilmente abbiamo cercato – scrive il Pd di Modica – di fare passare una linea di rigore in cui la riduzione della spesa deve essere la priorità. Solo sorrisi e spavalderia sono giunte come risposte da una amministrazione che appare motivata solo da scelte populiste. Temiamo che il futuro di Modica sia ancora più buio”.