“Siamo riusciti a capire, ancora di più, quanto importante sia lo sport per il nostro territorio e, più in genere, per lo sviluppo economico del nostro Paese”. A dirlo è stato il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Ragusa, Daniele Manenti, aprendo i lavori dell’appuntamento tenutosi alla Scuola regionale di Sport di via Magna Grecia a Ragusa e rivolto a fare chiarezza sugli adempimenti necessari per gestire al meglio un’associazione sportiva dilettantistica. “Riteniamo sia arrivato il momento per pensare ad una legge quadro nello sport – ha detto ancora Manenti che significa investire con la massima attenzione sul futuro della nostra nazione. Esistono molteplici indagini da cui si evince che l’investimento di un euro, oggi, nello sport, ci farà risparmiare – ha detto Manenti -, nel tempo, qualcosa come trentaquaranta euro perché si va ad intervenire in maniera attenta nello stile di vita delle persone”. L’incontro, promosso dall’Ordine, dal Centro sportivo educativo nazionale, dall’associazione “Commercialisti Sport e Tempo libero”, ha fatto registrare una notevole partecipazione di professionisti ma anche di operatori del mondo dello sport, a testimoniare come la problematica sia particolarmente sentita. “Abbiamo pensato, una volta per tutte – ha detto il presidente provinciale Csen, Sergio Cassisi, che è anche vicepresidente dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili – di fare chiarezza sulla contabilità e sugli adempimenti civilistici e fiscali nelle associazioni. Essendo noi il primo ente di promozione sportiva in Sicilia e nell’area iblea, abbiamo ricevuto dalla base, dalle nostre associazioni cioè, una richiesta forte in tale direzione, per potere essere aiutati – ha detto Cassisi – proprio nella tenuta della contabilità”. Dopo l’intervento di Adolfo Padua, della delegazione provinciale del Coni di Ragusa, è stato Domenico Piccolo, già consigliere nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili con delega all’area non profit, commissario tecnico della nazionale di calcio dei commercialisti, presidente nazionale dell’associazione “Commercialisti Sport e Tempo libero”, responsabile del tavolo tecnico del Coni, a chiarire i termini della questione. “Parlare di sport – ha spiegato Piccolo – oggi è molto importante perché attraverso lo sport pensiamo di poter raggiungere una parte del sociale. Quella parte che, in effetti, sta soffrendo il momento di crisi più degli altri. Perché le disponibilità finanziarie del Paese sono scarse anche per quanto riguarda gli investimenti in questo mondo. Allo stato attuale, l’attività sociale è lasciata soltanto all’iniziativa del privato o delle piccole associazioni che in periferia sopperiscono a quella che si può ritenere una vera e propria mancanza dello Stato – ha detto Piccolo -, sia sotto l’aspetto finanziario che sul piano delle regole. Ecco perché, come professionisti, abbiamo voluto affrontare anche le questioni giuridiche, fiscali, contabili visto che, per quanto riguarda le associazioni, in questo settore regna la confusione più totale”. Il convegno è stato impreziosito, altresì, dagli interventi di Simone Boschi, Francesco Perrotta, Antonio Voria e Fabio Montesano, tutti professionisti esperti del settore che hanno consentito agli intervenuti di formarsi un quadro chiaro sugli adempimenti fiscali e civilistici da porre in essere.