“Se è vero che il commissario Giovanni Scarso ha più volte avuto voglia di lasciare il suo ruolo, dopo aver appreso della delibera che, se confermata, escluderà la Provincia Regionale quale socio del Consorzio Universitario di Ragusa, mi viene da rammaricarmi che non abbia dato seguito a quel proposito”. A dichiararlo l’esponente di Forza Italia sen. Giovanni Mauro, in merito alla notizia che riguarda la cessazione dei rapporti tra la Provincia di Ragusa ed il Consorzio Universitario ibleo. “Ci sono numerosi aspetti negativi da sottolineare in merito a questa faccenda – dice Mauro – che riguardano sia il ruolo del Commissario in sé, sia l’importanza della presenza dell’offerta universitaria in provincia di Ragusa. Come può un commissario assumere una decisione così radicale senza prima averla concordata con tutte quelle forze, politiche e non, che in questi anni si sono spese sull’argomento? Nel tempo, tutti, trasversalmente da destra a sinistra, hanno concordato su quanto sia fondamentale avere l’università a Ragusa non solo per incrementare la capacità di sviluppo del nostro territorio proponendo un polo di eccellenza unico in Sicilia e in gran parte del sud Italia, ma per offrire ai nostri giovani – scrive il senatore Mauro – un’opportunità formativa che per moltissimi, altrimenti, sarebbe impossibile avere. Eppure l’avv. Scarso ha deciso, da solo o pessimamente consigliato, di condannare alla chiusura il Consorzio universitario. Una struttura didattica intorno alla quale oggi gravita un migliaio di studenti, non solo della nostra provincia, che hanno scelto Ragusa come punto di partenza per costruire il proprio futuro. Prima di prendere questa decisione, – scrive il senatore Mauro – il commissario ha pensato o no a quali saranno le conseguenze per tutte queste persone e le loro famiglie? E’ evidente che – insiste Mauro – questa scelta improvvida, poco cauta, per niente concordata, né minimamente utile, ma addirittura dannosa, rappresenta l’esempio principale degli scempi che la gestione commissariale di un ente come la Provincia può causare ad un intero territorio. Se al posto del Commissario si trovasse un Presidente eletto, sono sicuro che questo problema non si sarebbe mai presentato”. “Il Commissario Scarso – conclude Mauro – è ancora in tempo per ritirare la delibera incriminata, annullando quella che da tutti i punti di vista appare come un proposito scellerato, e a riflettere se non sia davvero il caso di passare il testimone ad altri, visto che con decisioni di questo tipo si mette a repentaglio il futuro di migliaia di giovani e delle loro famiglie e le opportunità di sviluppo di un’intera comunità”.