Massiccia adesione dei ragusani all’iniziativa promossa ed organizzata dall’Associazione dei Ragusani nel Mondo, che mercoledì 15 gennaio sarà ammessa all’udienza generale del Papa. Oltre cento iblei comporranno una folta delegazione guidata dai dirigenti dell’Associazione. La richiesta di partecipare all’udienza, inoltrata alla Prefettura del Vaticano ad inizio agosto, era fra l’altro stata preceduta da un antefatto curioso, legato ad un occasionale incontro che una delegazione dell’Associazione, nel corso di una delle sue missioni all’estero per incontrare le locali comunità iblee, aveva avuto nel dicembre del 2000 con l’allora Arcivescovo Bergoglio a Buenos Aires. Già allora era evidente il forte spessore umano e pastorale del futuro Pontefice, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che a distanza di anni sarebbe salito sul soglio di Pietro. La notizia della nomina del Cardinale Bergoglio a massimo rappresentante della Chiesa Cattolica nello scorso mese di marzo ha rappresentato per tutta l’Associazione un momento di forte orgoglio, compartecipato anche dalle centinaia di emigrati iblei che vivono nella lontana metropoli argentina. Ed adesso, con il supporto della Diocesi di Ragusa, l’incontro con Papa Francesco. Per l’occasione l’Associazione donerà al Pontefice un calice e una scultura dell’artista comisano Biagio Gurrieri, nato a Comiso e ben presto emigrato in Argentina all’inizio degli anno 50, insignito per i suoi meriti nell’edizione 2006 del Premio Ragusani nel Mondo. Ma è stata corale la gara di partecipazione di aziende vinicole, dolciarie, di artigiani iblei, che hanno voluto comporre una enorme cesta ideale di prodotti iblei da donare al Papa.