Tirano un sospiro di sollievo i cittadini di Santa Croce. Con una riduzione della Tares, in bolletta, pari al 35 per cento rispetto a quanto preventivato. L’aggiornamento della banca dati, con gli immobili e le utenze fantasme, ha portato al recupero di oltre 900 mila euro. Il pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi indivisibili slitta di un mese. Con la possibilità di pagare in due tranche. Il consiglio comunale, nella seduta di venerdì sera, ha preso atto della variazione della tariffazione. “L’unico comune della provincia e uno dei pochi in Sicilia che ha voluto abbassare in maniera drastica la tariffa sui servizi indivisibili – assicura l’assessore al bilancio, Giansalvo Allù – L’aggiornamento della banca dati ci ha consentito di raggiungere un doppio risultato. La riduzione delle tariffe in maniera considerevole e il recupero di alcune utenze. Abbiamo voluto rideterminare le tariffe per dare un segnale importante ai nostri concittadini che vivono in difficoltà economiche”. La Tares, prima di tutto, dovrà finanziare integralmente il costo di raccolta e smaltimento rifiuti, garantendo una copertura piena che spesso non era ancora stata raggiunta nei Comuni in cui fino a ieri si pagava la Tarsu. Oltre a questo, con la Tares, si dovranno pagare anche i servizi indivisibili, cioè quelli che il Comune eroga a tutti (per esempio l’illuminazione delle strade o la sicurezza) senza che ci sia una domanda individuale (come invece avviene per l’asilo nido o il trasporto scolastico). Morale della favola: la Tares finanzierà un ventaglio di attività maggiori rispetto alla Tia o alla Tarsu, e quindi costerà di più. In aula, venerdì sera, non sono mancate le polemiche. “Ho contestato l’operato del presidente del consiglio – spiega il consigliere Rosario Pluchino – che non ha voluto convocare una conferenza di servizio consultando i gruppi consiliari”.
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