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31/01/2014 -

Cronaca/

Divulga le foto della ex nuda, scoperto e denunciato

I militari della Stazione Carabinieri di Marina di Ragusa hanno denunciato per atti persecutori, violenza privata e diffamazione un quarantatreenne ragusano. Tra novembre e dicembre del 2013 erano arrivate a diversi esercizi commerciali di Marina di Ragusa, bar, ristoranti e pizzerie, decine di grosse buste bianche con gli indirizzi scritti ordinatamente a penna. Nelle buste, alcune incautamente aperte dai destinatari, altre portate dagli stessi direttamente in caserma ai carabinieri di Marina di Ragusa, altre, si scoprirà poi, gettate direttamente nei rifiuti, c’erano diversi fogli dattiloscritti, dal contenuto non molto comprensibile, comunque riconducibile alla donna rappresentata nelle foto contenute nei cd-rom. La donna, un’avvenente fanciulla dai capelli biondi, era nuda, in pose artistiche su un lettone. I carabinieri, ricevuto tutto questo materiale, non avevano inizialmente capito l’origine e la destinataria, ma il motivo era chiaro: chi aveva fatto le foto voleva far del male alla donna, esponendola sulla pubblica piazza. Non se ne sarebbe venuti a capo se non fosse stato per un militare di Marina di Ragusa che, vedendo le foto, ha riconosciuto la donna, ricordandosi di averla identificata in auto con il fidanzato una sera della scorsa estate nel corso di un posto di controllo. Non molto ci è voluto a controllare i nomi annotati sugli ordini di servizio delle pattuglie serali che il sottufficiale aveva capeggiato, e così è stata trovata l’anagrafica della donna, che è stata convocata in caserma. Appena giunta i carabinieri hanno riscontrato che era lei e le hanno spiegato i motivi della convocazione. La poveretta, molto adirata, ha indicato subito chi le aveva fatto le foto e anche i probabili motivi del folle atto, confidando ai carabinieri anche cose che, prima, aveva deciso per quieto vivere di non denunciare. Ne è emersa una storia di atti persecutori. nudo di donnaLa donna era stata fidanzata con un ragusano dall’agosto 2012 al marzo 2013. In quel periodo, una sera, un po’ per gioco, lui l’aveva fotografata nuda sul letto in diverse pose tra lo scherzoso e l’erotico. Qualche mese dopo, verso marzo, lei lo aveva scaricato “in tronco” perché aveva saputo da un collega di lui che le foto erano state mostrate ai colleghi di lavoro. La donna, giustamente adirata, aveva tagliato i ponti con l’ex. A questo punto lui l’aveva tempestata di email e l’aveva pedinata sotto casa e a Ragusa dove s’incontrava solitamente con gli amici. La donna, impaurita, per tutta l’estate aveva dovuto cambiare abitudini e anche gli itinerari da casa a lavoro o da casa ai luoghi in cui s’incontrava con gli amici. Finché non aveva trovato lavoro al Nord e se n’era andata a fine estate, non sentendolo più. Probabilmente lui aveva deciso di attuare la vendetta finale, divulgando le foto di lei nuda per tutti i locali di Marina, dove lei aveva lavorato ed era personalmente conosciuta in alcuni di essi. I militari, a questo punto, hanno richiesto alla Procura della Repubblica di Ragusa un decreto di perquisizione locale a casa del sospettato. E dopo qualche giorno, la mattina presto, hanno suonato al campanello, dell’indagato, M.S. 44enne tecnico ragusano, che, inizialmente non è stato collaborativo, ma che poi, ha confessando tutto quello che aveva fatto ammettendo che in un momento di debolezza causato dall’abbandono s’era comportato in quel modo. A casa dell’indagato i carabinieri hanno sequestrato 2 computer portatili, una videocamera digitale, 5 dvd, 21 cd-rom, 12 floppy disk, 4 chiavette Usb, 40 buste postali compatibili con quelle sequestrate, più di 100 foto stampate (incluse quelle con la vittima ritratta nuda), diversi rullini fotografici sviluppati, fogli manoscritti e delle pagine bianche stampate con tutti gli indirizzi dei destinatari dei plichi. Il quadro probatorio è quindi piuttosto chiaro, e l’uomo, incensurato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per atti persecutori, violenza privata e diffamazione. I carabinieri di Marina di Ragusa stanno verificando il materiale sequestrato per chiarire a quali e quante persone il cd sia arrivato e se vi siano altre donne vittime del 43enne ragusano.

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