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10/02/2014 -

Chiesa/

GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

“Il contesto culturale e sociale di oggi è piuttosto incline a nascondere la fragilità, a ritenerla soltanto come un problema, che richiede rassegnazione e pietismo o alle volte scarto delle persone. Noi, oggi, siamo chiamati ad essere segno profetico e andare contro questa logica mondana, la logica dello scarto, aiutando i sofferenti ad essere protagonisti nella società e nella Chiesa”. E’ questo il senso del messaggio che il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute di Ragusa, don Giorgio Occhipinti, diffonderà questo martedì in occasione della XXII Giornata mondiale del malato. “Cari fratelli e sorelle ammalati – è scritto tra l’altro nel testo che rappresenterà spunto di riflessione per gli operatori del volontariato – non consideratevi solo oggetto di solidarietà e di carità, ma sentitevi inseriti a pieno titolo nella vita e nella missione della Chiesa. Voi avete un vostro posto, un ruolo specifico nella parrocchia e in ogni ambito ecclesiale. La vostra presenza, silenziosa ma più eloquente di tante parole, la vostra preghiera, l’offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione a quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo, l’accettazione paziente e anche gioiosa della vostra condizione, sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana”. Intanto, un altro degli appuntamenti inseriti nel calendario della “Giornata del malato” è stato rappresentato dalla celebrazione eucaristica tenutasi nella casa madre delle Suore del Sacro cuore di Ragusa. Don Occhipinti assieme al diacono Giovanni Corbino, della Diocesi iblea, hanno benedetto gli ammalati ospitati nell’istituto. Corbino, durante l’omelia, ha ricordato come gli ammalati rappresentino la luce e il sole attraverso cui si illumina Dio. Martedì alle 16, in Cattedrale, a Ragusa, celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, mons. Paolo Urso, e animata dalla rete delle associazioni. Alle 18, nella chiesa del Crocifisso delle suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, ci sarà la celebrazione con atto di affidamento degli ammalati alla Madonna in comunione con il santuario di Lourdes. A presiedere quest’ultima celebrazione don Giorgio Occhipinti che è anche cappellano onorario di Lourdeslourdes

 

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