Il consigliere comunale vittoriese Enzo Cilia di Sinistra ecologia e libertà in una nota esprime le grandi difficoltà dell’agricoltura. “E’ veramente paradossale che mentre tutti gli operatori dell’intera filiera agricola devono districarsi tra migliaia di norme, regolamenti comunitari, leggi e leggine, che dovrebbero garantire trasparenza nei prezzi, all’ingrosso e al dettaglio, tutti, a cominciare dal presidente dell’associazione commissionari del mercato ortofrutticolo di Vittoria, Filippo Giombarresi, lamentano la mancanza di un sistema di controlli, “regolari e cadenzati” e “all’intera filiera”. Eppure in Italia – scrive Enzo Cilia – per ogni contadino lavora un burocrate: abbiamo un esercito di un milione e duecentomila impiegati pubblici disseminati fra Stato, Regioni, Asl, ed enti di tutti i tipi che si occupano di agricoltura. Il potere politico metta mano a una riforma complessiva di tutto il sistema e soprattutto renda produttivi, mettendoli nelle condizioni di lavorare e di dare il meglio di sé, tutti quegli impiegati pubblici che si occupano di agricoltura e riconquisti il suo primato governando i processi e non facendosi tirare per la giacca dai poteri economici e corporativi. A Vittoria, – scrive Enzo Cilia – si dovrebbe approvare rapidamente il tanto atteso regolamento del mercato ortofrutticolo fermo da anni e mai portato alla discussione in consiglio comunale. Serve una strategia nazionale e comunitaria – scrive Enzo cilia – ed un ripensamento della stessa filiera agricola. Oggi si parla, per esempio, di Piccola Distribuzione Organizzata (un modello distributivo che può svilupparsi a livello locale ma che, sul territorio, può diventare davvero alternativa al modello della Grande Distribuzione) e dato che, come dice Petrini, “attraverso il cibo la gente sta tornando a cogliere il vero significato di cosa significa dare il giusto valore alle cose”, questo ci consentirebbe – scrive Enzo Cilia – di eliminare il gap tra prezzo alla produzione e prezzo al consumo di tutti i prodotti agricoli. Siamo all’inizio di questo percorso ma potrebbe essere un modo per cominciare a venirne fuori da una crisi devastante.