Il Ministero dei Trasporti, e precisamente il sottosegretario Umberto Del Basso De Caroviola, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare confermando la tesi del Codacons, ossia che non c’è multa per chi prolunga la sosta nelle strisce blu oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato. Il ministero riconferma che il pagamento in misura insufficiente non costituisce violazione al codice della strada, ma configura unicamente un’inadempienza contrattuale. Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l’inadempienza implica solo il saldo della tariffa non corrisposta. Per l’associazione di consumatori, però, non basta che il ministero confermi questa tesi, deve anche spiegare che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni, ossia quelle che l’automobilista può ancora far annullare presentando ricorso al prefetto o al giudice di pace. Chiede Condacons: “Che fine fanno i soldi indebitamente incassati dai comuni in tutti questi anni?”. Per il Codacons tutte le multe comminate negli ultimi 60 giorni vanno annullate d’ufficio dai comuni che le hanno emesse, altrimenti potrebbero essere ipotizzati i reati di abuso ed omissioni di atti d’ufficio. L’associazione, che sta già presentando centinaia di ricorsi per conto degli automobilisti multati, sta studiando anche la possibilità di un’azione collettiva per il recupero delle somme già versate. Per il Codacons il ministero ha il dovere d’ufficio di emanare apposita circolare per disciplinare come recuperare queste somme e non può lasciare ad ogni comune libertà su come agire “altrimenti avremmo l’anarchia e, soprattutto, abusi”.