La Polizia ha eseguito il fermo di due scafisti Mouhamed Brabra nato in Tunisia nel 1974 e Hassen Belaid, anch’egli tunisino, nato nel 1989. Il relitto è aggravato per avere trattato i migranti in modo disumano. Gli arrestati hanno condotto dalle coste libiche a quelle italiane una fatiscente imbarcazione carica di quasi 200 migranti di origini eritree. Tra i migranti vi erano 50 donne e 10 neonati. Erano le 10.30 di giorno 22 quando un aereo della Guardia Costiera durante il pattugliamento delle acque maltesi, ha comunicato l’avvistamento del barcone. I migranti sono sbarcati a Pozzallo la sera alle 21. I due scafisti, di carnagione più chiara degli altri approdati, sono stati subito individuati. Nel barcone avevano nascosto centinaia di euro e migliaia di dinari tunisini. Una organizzazione criminale assicurava ai due il pagamento elettronico di quasi 20.000 euro ad avvenuto approdo. Gli sms debitamente tradotti dalla lingua araba hanno consentito di raccogliere fondamentali elementi di prova a loro carico. I racconti sono sempre tristemente identici a quelli dei loro connazionali di poche ore prima, ovvero questi uomini, donne e bambini erano stati tenuti segregati per diversi giorni in un capannone in Libia dal quale non potevano uscire e venivano rifocillati con pochi generi alimentari in attesa che fosse disponibile l’imbarcazione per raggiungere l’Italia e che le condizioni del mare fossero favorevoli. Dai racconti è emerso chiaramente che gli organizzatori libici erano tutti armati, li tenevano sotto controllo fino a quando non dovevano affrontare il viaggio. Esaminate attraverso i cellulari le conversazioni dei due scafisti con il resto dell’organizzazione. Anche le organizzazioni straniere si stanno evolvendo al fine di eludere i controlli della Polizia. In passato gli scafisti erano coloro che venivano trovati in possesso di ingenti somme di denaro, oggi, hanno compreso che i sequestri per loro erano una grave perdita ed hanno scelto di pagare con transazioni elettroniche per scongiurare il problema. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ragusa. Nelle prossime ore sono stati segnalati ulteriori migranti in arrivo.
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