Dopo il voto del Senato, è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto legge 6 marzo 2014 n. 16 recante disposizioni urgenti in materia di finanza locale. Un provvedimento che, all’articolo 3 recita, tra l’altro, che nei comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti, nel caso in cui il riequilibrio del bilancio sia significativamente condizionato dall’esito delle misure di riduzione di almeno il venti per cento dei costi dei servizi nonché dalla razionalizzazione di tutti gli organismi e società partecipate, laddove presenti, i cui costi incidono sul bilancio dell’ente, l’ente stesso può raggiungere l’equilibrio, in deroga alle norme vigenti, entro l’esercizio in cui si completa la riorganizzazione dei servizi comunali e la razionalizzazione di tutti gli organismi partecipati e comunque entro tre anni compreso quello in cui è stato deliberato il dissesto. E’ il caso che riguarda anche il Comune di Comiso. Lo afferma la senatrice Venera Padua che chiarisce come, dopo un iter molto tribolato, caratterizzato da una serie di intoppi di vario tipo, finalmente è stato raggiunto l’obiettivo a lungo atteso. “L’articolo della legge in questione – spiega la senatrice Padua – reca numerose modifiche al testo unico degli enti locali finalizzate a dare maggiore flessibilità alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale degli stessi enti locali”.