Tanto rumore per nulla sulla vicenda dei cantieri di servizio. E’ l’amministrazione comunale di Ragusa a chiarire i contorni della vicenda che l’opposizione aveva usato per gridare allo scandalo parlando di ritardi nella trasmissione della documentazione a Palermo. Il presupposto era il fatto che appena 27 piccoli comuni siciliani hanno già presentato la documentazione, mentre Ragusa ha approvato la delibera due giorni fa. In provincia solo Giarratana ha presentato i documenti, con il sindaco che però conferma: “L’iter era ingarbugliato”. “Citare la graduatoria pubblicata dalla Regione, – afferma l’assessore Flavio Brafa – che prende in considerazione 57 progetti collegati ad alcuni comuni siciliani, significa disconoscere non solo la realtà, ma perfino le più elementari necessità tecniche che compongono un normale iter amministrativo. Prova ne sia che solo un comune ibleo, con un solo progetto, è inserito in questa graduatoria. I fatti valgono di più delle parole a vanvera”. Ma il dato più chiaro riguarda l’avvio dei cantieri: ad oggi nessun comune dell’Isola ha ricevuto dalla Regione il decreto di finanziamento. “Riguardo alla presunta perdita dei finanziamenti per altrettanto presunti ritardi – aggiunge Brafa -, voglio tranquillizzare i cittadini interessati ed inutilmente, per l’ennesima volta, allarmati da comunicati stampa dai toni catastrofici. Non si perde niente; l’iter è stato pienamente rispettato. Al momento non c’è il decreto di finanziamento da parte della regione, nessuna risorsa economica appostata”. Ancora una volta le colpe sono della Regione, dove si procede tra annunci ad effetto ed iter burocratici quasi impraticabili.
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