Fermato uno scafista tunisino, Chandoul Akram, di 34 anni, che ha condotto dalle coste libiche a quelle italiane un fatiscente peschereccio in legno carico di 456 migranti provenienti prevalentemente dall’Eritrea e qualcuno dall’Etiopia. E’ stata la Nave San Giorgio che ha avvistato l’imbarcazione con 256 uomini, 114 donne e 87 minori, trasportati con la nave Dattilo a Pozzallo. L’uomo di origini tunisine quando ha visto la nave militare San Giorgio ha abbandonato il natante ordinando ad altri giovani eritrei di tenere il timone così da sviare le indagini e far arrestare degli innocenti. Le condizioni del mare erano terribili e lo scafista, per riposare, ha costretto, con le minacce, qualche migrante a mettersi al timone. Anche questi africani si erano imbarcati in Libia. Incassato per questo viaggio un milione di dollari.
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