Giovanni Iacono, presidente del Consiglio Comunale di Ragusa e componente del direttivo dell’Associazione Partecipiamo ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Tante sono state e sono le ricorrenze in corso per la giornata del ricordo delle vittime di mafia ma le immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non possono essere solo icone ma progetti di vita quotidiana per ognuno di noi. La violenza mafiosa non è solo quella sanguinaria delle stragi e delle uccisioni ma è anche quella, quotidianamente mimetizzata, subdola ed altrettanto assassina delle lobby politico-affaristiche dei colletti bianchi e dei volti istituzionali, dei cerimonieri e dei cerimoniali. La violenza mafiosa – dice Giovanni Iacono – non è lontana, è a Palermo, a Roma, a Ragusa, vive con noi, è nelle città, nei luoghi di lavoro, nei partiti, nelle commistioni tra politica e marionette che la politica piazza nei posti di governo e di sottogoverno. Un sistema di controllo accurato e minuzioso, di burattinai e burattini, che impedisce a chiunque sia controcorrente e fuori dal sistema trasversale e di finta ed apparente legalità di poter vivere e progredire. Ogni tanto – scrive Giovanni Iacono – ci fanno vedere che ne prendono qualcuno, ma non è la mafia: è la stessa mafia che come i serpenti ci lascia la pelle che non serve più e scappa via. La speranza c’è però, ed è il mantenimento della testimonianza di libertà e di schiena dritta attraverso la resistenza al modello culturale prettamente mafioso che toglie speranza ed opportunità ai giovani e al futuro. La linfa della mafia è il modello culturale composto da raccomandazioni, dalla collocazione dei prestanome nelle aziende pubbliche e nei settori economici, da diritti – dichiara Giovanni Iacono – scambiati per favori, dal controllo dell’informazione, da veti posti contro chi non si piega, dal deviare lo sviluppo sostenibile, dalla gestione del territorio e del patrimonio comune a fini esclusivamente speculativi e di arricchimento, dalle lottizzazioni di appartenenza in ogni sfera della vita economica, istituzionale e sociale per potersi così garantire gli affari e le ruberie ai danni della collettività. Tutto questo è violenza, tutto questo è mafia, – scrive Giovanni Iacono – tutto questo si compone di carnefici e vittime. Tutto questo uccide. La vera mafia conclude il presidente del consiglio comunale di Ragusa Giovanni Iacono – sarà sconfitta solo quando tutto questo finirà!”.
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