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09/06/2014 -

Enti pubblici/

Ato Rifiuti, la nuova pianta organica della futura società non convince Legambiente

legambienteNon convince Legambiente di Ragusa la proposta di nuova pianta organica della Srr (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti), che sostituisce l’Ato nella gestione dei rifiuti. “Dopo il disastro avvenuto nel sistema di gestione dei rifiuti a causa delle scelte scellerate dell’ex Ato effettuate con il beneplacito dei sindaci che nel tempo si sono succeduti in provincia, i nuovi amministratori della Srr, alcuni dei quali responsabili dei guasti passati, per lavarsi la coscienza e travestendosi da riformatori si avviano, a loro dire, a una campagna di moralizzazione e riduzione degli sprechi. In contrasto con qualsiasi principio di buon funzionamento della struttura della Srr – scrive Legambiente – si avviano ad approvare una pianta organica non solo inadeguata nei numeri e nei profili al compito che si chiede alla Srr, ma che creerà enormi contenziosi con i dipendenti che si chiuderanno con i comuni soccombenti e obbligati a pagare ingenti somme di denaro. Gli attuali dipendenti dell’Ato, 21, dovranno comunque essere pagati dai comuni anche se la pianta organica ne dovesse prevedere un numero inferiore, in quanto – sostiene Legambiente di Ragusa – hanno acquisito il diritto ad essere assunti a tempo indeterminato grazie anche ad una sentenza del giudice del lavoro e ad un atto transattivo, quest’ultimo condiviso e approvato da tutti i sindaci. In più si avranno costi aggiuntivi per l’assunzione di nuove figure professionali (ingegneri) le cui competenze sono già possedute da attuali dipendenti dell’Ato! Altro che riduzione dei costi! Non si capisce il motivo di tutta questa manovra se non quella – conclude Legambiente – di togliere di mezzo qualche dipendente scomodo”.

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