Riscoprire il Medioevo attraverso lo studio dei reperti ceramici. E’ stato il leit motiv del quarto appuntamento di “Ergasterion – Fucina di Archeologia”, il ciclo di incontri promosso dalla sezione di Ragusa dell’associazione “SiciliAntica”. L’appuntamento si è tenuto all’auditorium di San Rocco a Ibla. Salvina Fiorilla, funzionario archeologo della Soprintendenza del capoluogo ibleo, è stata chiara nel suo intervento. “In Sicilia, per decenni – ha detto – il Medioevo è stato considerato di scarso rilievo in ambiti non strettamente specialistici. Eppure, possiamo cominciare a ridisegnare le conoscenze di quest’epoca attraverso il rinvenimento nei vecchi scavi e nei materiali di magazzino. Anche le ceramiche ci parlano, basta solo capire che cosa ci dicono”. In provincia di Ragusa la ricerca è stata avviata nel 1991, con l’analisi su campioni di ceramiche medioevali di Camarina in “Faenza”. Nel 1994 sono arrivati contributi sui rinvenimenti d’epoca medioevale e post medioevali del castello di Comiso e del Parco Forza di Ispica. Altri rinvenimenti si segnalano al bastione della Torre di Pozzallo, nell’edificio contiguo alla chiesa del Carmine di Modica, nell’area di San Giorgio a Ragusa Ibla e nel complesso di Santa Maria delle Grazie a Vittoria.