Dagli arresti domiciliari cui era stato sottoposto dopo essere stato tratto in arresto per furto lo scorso 23 maggio 2014 Angelo Cannata, 24enne chiaramontano, è finito in carcere per aver violato le prescrizioni disposte dal giudice. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno permesso di individuare nel Cannata il responsabile, oltre che di una serie di aggressioni nei confronti della madre per ottenere la disponibilità di somme di denaro, anche di una serie di “raid” all’interno della Chiesa Madre di Chiaramonte Gulfi ed in particolare in sagrestia, dove si era impossessato delle offerte dei fedeli, nonché di un compact disk sottraendolo al parroco. Nell’applicazione della misura cautelare il giudice ha ritenuto sussistente il pericolo di reiterazione del reato, perché il soggetto aveva continuato ad effettuare richieste con atteggiamenti persecutori nei confronti degli anziani del paese, i quali impauriti avevano contattato più volte i Carabinieri. Inizialmente il GIP aveva ritenuto idonea la misura degli arresti domiciliari, ma, il 3 giugno il Cannata era evaso dal luogo di detenzione.