L’Anffas Onlus di Modica, realtà ormai storica del territorio nella promozione e tutela dei diritti delle persone disabili, rischia, nonostante stia facendo di tutto per evitarlo, lo sfratto. “Veniamo all’antefatto: l’Anffas – spiega in una nota l’associazione – ha un debito pregresso con l’Iacp che, sulla base di accordi con il nuovo Presidente e con il Consiglio Direttivo, stiamo tentando in ogni modo di saldare. Per evitare lo sfratto, ci è stato concesso di pagare una data somma entro e non oltre il 30 giugno, termine ultimo che contavamo di riuscire a rispettare grazie all’anticipo, da parte di Banca Prossima, delle somme che ci spetterebbero dal 5×1000 dell’anno 2012. Tale finanziamento, per problemi burocratici, non ci è stato ancora concesso. Inutile negare che, al momento, la condizione in cui ci troviamo non è facile; non dobbiamo infatti solo estinguere il nostro debito entro il termine pattuito, ma anche sostenere le spese per l’affitto della nostra sede (che attualmente continuiamo a pagare), oltre quelle naturalmente connesse allo svolgimento delle nostre attività. A nulla sino ad ora, purtroppo, è valso neppure rivolgersi all’attuale Amministrazione comunale, che pur conoscendo la nostra situazione, non è stata in grado di sostenerci. Il rischio è che, a causa di questioni burocratiche (cui intendiamo naturalmente assolvere), il progetto educativo e l’azione di promozione e tutela dei diritti delle persone disabili quotidianamente portati avanti, subiscano una battuta d’arresto. Poiché crediamo in quanto fatto fin ora con impegno, riteniamo che ciò non danneggerebbe solo noi o i nostri ragazzi, ma l’intera collettività del territorio, per cui vorremmo continuare a rappresentare un punto di riferimento e una risorsa. Nella speranza che – conclude la nota – ci venga concesso altro tempo da parte dell’Iacp, e che l’Amministrazione comunale non ci faccia mancare il suo supporto, chiediamo nel frattempo agli amici e ai sostenitori dell’Anffas di aiutarci, il piccolo aiuto di ciascuno di voi per noi potrebbe fare la differenza”.