Si riaprono le porte del carcere per il pluripregiudicato di 38 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. Un anno fa, terminata di scontare una lunga pena per una condanna per tentato omicidio, era tornato libero. Nonostante i limiti impostigli dalla misura di prevenzione, la Polizia lo aveva sorpreso con monete da collezione rubate da un’abitazione del centro, ed è stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione per furto in abitazione aggravato, guida senza patente e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di P.S. Dopo alcuni mesi di detenzione Filippo Motta è stato posto agli arresti domiciliari, con divieto di allontanarsi dall’abitazione e di comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano. Più volte, però, gli agenti lo hanno sorpreso in casa con altri soggetti e, nel pomeriggio di domenica scorsa, i poliziotti lo hanno trovato fuori dalla sua abitazione, sul lato opposto della strada, intento a parlare con un altro pregiudicato. Il Tribunale di Ragusa, ritenendo integrarsi una violazione rilevante che determina la revoca obbligatoria degli arresti domiciliari, ha ripristinato la custodia in carcere.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.