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27/06/2014 -

Agricoltura/

Furto cavi di rame mette a dura prova le aziende agricole ragusane

ciaUna vera e propria emergenza nelle campagne iblee per il furto dei cavi di rame che mette a repentaglio il futuro di alcune aziende zootecniche. “Si tratta di professionisti del settore – spiega Enzo Gulino, presidente della Cia di Ragusa – che agiscono indisturbati in pieno giorno camuffandosi, spesso, da tecnici dell’Enel. In contrada Monteraci, nel territorio di Ragusa, lungo la statale che collega il capoluogo ibleo con Catania, i fili elettrici sono stati sottratti in due giorni. La prima volta avevano smontato un paio di pali. Sono poi ritornati con l’intento di portare a buon fine il lavoro che era stato sospeso sabato scorso. Chiediamo al prefetto Annunziato Vardè un controllo costante di alcune zone particolarmente vulnerabili e il monitoraggio delle aziende dove, in maniera illecita, può essere rivenduto il rame rubato il giorno prima. Senza la fornitura dell’energia elettrica il latte non può essere refrigerato e con le temperature torride di questi giorni si rischia di gettare via tutto”. Le aziende non possono, di fatto, utilizzare il gasolio agricolo destinato ai mezzi per l’aratura per alimentare i gruppi elettrogeni. Al danno si aggiunge la beffa. “Facciamo i conti anche con una situazione economica già compromessa dalla crisi – spiega Gulino – con l’aggiunta dei costi di affitto del gruppo e del gasolio con costi pari a 120 euro al giorno”. La situazione è aggravata dal fatto che l’Enel non ha provveduto a riattivare l’energia elettrica in tempi brevi, per permettere alle aziende di riorganizzare, sia pur provvisoriamente, le attività.

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