Qualche giorno fa Sinistra Ecologia e Libertà (il partito che ha come leader Nichi Vendola) denunciava la fine dell’amministrazione di Comiso utilizzando la metafora della fine della corsa di un autobus. Oggi dopo la scoperta dell’utilizzo della pista dell’areoporto come autodromo, Sel scrive: “Mai avremmo pensato che le corse, questa gente, le facesse davvero, non con i bus ma con bolidi che sfrecciavano a 300 all’ora; non in un circuito automobilistico ma all’interno di un aeroporto; tanto sempre di pista, si tratta! – avranno pensato. Fuor di metafora e d’ironia – scrive Sel – l’atteggiamento tenuto nell’incresciosa vicenda delle Ferrari e Porsche che sfrecciano a 300 km l’ora nella pista della più grande infrastruttura della provincia (documentata nel video del 3 Dicembre) a prescindere da ogni considerazione sulla violazione di tutte le norme di sicurezza possibili e immaginabili, dimostra che i piccoli berluschini di provincia hanno ormai mutuato e fatti propri gli atteggiamenti del loro capo, anche quando questo non c’è più. Gestire la cosa pubblica come se fosse un bene proprio, ecco uno dei tanti mali che l’arroganza politica ci ha regalato. Aldilà degli accertamenti che non competono certo ad una formazione politica, aspettiamo – scrive Sel – i chiarimenti del Sindaco su una vicenda che è, già di suo, eticamente devastante ma che nell’attuale congiuntura nazionale e locale, con il Comune paralizzato e lavoratori che dall’oggi al domani rischiano di trovarsi sulla strada, e senza alternative, appare francamente inaccettabile. Ringraziamo, per l’importante contributo, la Fabbrica di Nichi, – conclude Sel – che ha dato contezza all’opinione pubblica degli avvenimenti di quel Sabato fra amici”.