Quella che si è appena conclusa e’ stata una settimana alquanto intensa ed impegnativa per il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario. A Palermo, d’intesa con l’assessore regionale dell’agricoltura Reale, il Distretto ha incontrato i responsabili della sua segreteria tecnica, ai quali sono stati sottoposti ed illustrati i progetti ed i documenti approvati dal Comitato Direttivo e riguardanti il “pacchetto latte” contenente la posizione e le proposte del Distretto in ordine alla definizione di un accordo, economico e normativo, per la fissazione a livello siciliano di un prezzo regionale del latte (sia vaccino che ovino) prodotto nell’isola e l’ipotesi distrettuale per giungere alla approvazione ed alla sottoscrizione di un Patto di Filiera a tutela delle produzioni siciliane valorizzando i marchi europei e quello “Qualità Sicura Sicilia” predisposto dal Governo Regionale, nell’interesse dei produttori e a garanzia dei consumatori (le cui organizzazioni saranno incontrate al più presto). Sempre a Palermo i vertici del Diprosilac hanno riunito i presidenti dei Consorzi di Tutela dei formaggi siciliani dop (ragusano, vastedda del belice, pecorino siciliano e piacentinu ennese) che, nel condividere le proposte del Distretto, hanno deciso la costituzione di un loro Coordinamento regionale per lo svolgimento di azioni comuni sul piano promozionale e soprattutto commerciale anche in vista di Expo 2015 ed hanno indicato Massimo Todaro per orientare e coadiuvare l’azione distrettuale. Nel capoluogo siciliano il Diprosilac infine ha convocato ed incontrato i rappresentanti regionali delle Organizzazioni di Categoria dell’agricoltura, degli allevatori e della cooperazione per sottoporre le strategie fissate dal Comitato Direttivo distrettuale e per individuare le azioni che si rendono indispensabili per richiamare una maggiore attenzione del Governo Regionale sulle “questione aperte” che interessano l’agroalimentare siciliano, falcidiato dalla incontrollata concorrenza delle produzioni importate e dal continuo aumento dei costi di produzione, con particolare riferimento alle difficoltà della Filiera Lattiero Casearia e degli allevatori fortemente preoccupati dalla ormai prossima liberalizzazione del mercato del latte in vista della cessazione del “regime delle quote” a partire dal prossimo primo aprile 2015, con conseguenze certamente negative che impongono iniziative organizzative sul piano produttivo e con precise strategie mirate alla difesa del “born in Sicily” con la valorizzazione e la massima promozione dei “latticini e dei formaggi siciliani” (ottenuti esclusivamente con latte prodotto nell’isola). Il presidente del distretto, Enzo Cavallo, ha partecipato a Ragusa alla riunione degli allevatori promossa ed organizzata dalla Coldiretti Iblea e siciliana, con l’intervento di rappresentanti nazionali, nell’ambito della quale ha avuto modo di intervenire per illustrare le iniziative distrettuali.