La conferenza dei capigruppo consiliari, riunita sotto la presidenza di Giovanni Occhipinti, ha esaminato l’emendamento governativo alla manovra finanziaria decisa dal governo Monti che prevede la decadenza dei consigli provinciali entro il 31 marzo 2013 e la decisione di commissariare le sei province che sarebbero dovute andare al voto nella prossima primavera, ivi compresa la provincia di Ragusa. Ha esaminato anche la dichiarazione resa all’Ansa dal presidente della Regione Siciliana sull’opportunità di commissariare sia le province di Ragusa e Caltanissetta. Alla luce delle dichiarazioni del governatore siciliano, la conferenza dei capigruppo consiliari ritiene impraticabile la strada del commissariamento rispetto ad organi democraticamente eletti e che questa ipotesi cozza col disegno di legge approvato dalla Giunta Regionale che prevedeva la proroga di un anno degli organi della provincia di Ragusa. “Si respinge pertanto – si legge in un comunicato – l’ipotesi del commissariamento a priori nel momento i cui il parlamento siciliano deve affrontare ancora la discussione sul ddl riguardante l’abolizione delle Province e la costituzione dei libero consorzi dei comuni”. A tal proposito la conferenza dei capigruppo ha determinato la convocazione di una seduta straordinaria ed urgente ed aperta del consiglio provinciale di Ragusa per lunedì 19 dicembre alle ore 17 per determinare il no al commissariamento degli organi provinciali e approvare un documento di indirizzo da inviare al presidente della Regione Siciliana e al presidente dell’Ars.
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