Niente stipendi per gli operatori forestali del servizio antincendio della provincia di Ragusa. Fra i tanti lavoratori in attesa delle proprie spettanze c’è anche questa categoria, che non ha ancora ricevuto le mensilità di ottobre e novembre. Un’attesa che per cinquecento famiglie, diventa ancora più pesante visto che gli operatori non ricevono informazioni precise sulla tempistica di quando si sbloccherà questa situazione. “In pratica noi non sappiamo nemmeno se avremo quello che ci spetta prima di Natale – afferma Gianni Paino, lavoratore forestale centocinquantunista – abbiamo chiesto ai nostri dirigenti locali, cioè all’Ispettorato forestale di Ragusa e ci è stato detto che nemmeno loro lo sanno quando riceveremo i soldi e ciò, nonostante tutto sia pronto sotto l’aspetto burocratico qui a Ragusa, mentre da Palermo non arriva alcuna risposta”. Cresce la rabbia dei lavoratori impegnati nei servizi antincendio. Soprattutto lunedì quando si è diffusa la notizia di quel dipendente regionale in servizio allo Ispettorato forestale di Enna che si è incatenato a un palo davanti a palazzo D’Orleans, manifestando di essere “costretto a fare il fannullone dai dirigenti del corpo forestale”. “Noi che abbiamo davvero lavorato ancora non abbiamo ricevuto quello che ci spetta – dicono gli operatori del servizio antincendio della provincia – mentre c’è chi è stipendiato pur senza lavorare”. E’ uno dei tanti paradossi, ma non è l’unico del sistema. Non si capisce infatti, perché il servizio antincendio non riesca a partire prima di giugno, quando va fatta la prevenzione e la programmazione. Fare prevenzione degli incendi adesso è più facile, visto che molti forestali hanno ottenuto l’ampliamento delle loro giornate di lavoro a 151 annuali. Quest’anno il servizio antincendio si è svolto dal 15 giugno al 15 ottobre. In base all’intesa raggiunta tra la Soprintendenza di Ragusa, i Comuni iblei (con aree archeologiche), lo Ispettorato Forestale di Ragusa e l’assessorato regionale ai Beni culturali dal 15 ottobre in poi gli operatori dell’antincendio hanno eseguito dei lavori in alcune aree archeologiche, fra cui Parco Forza di Ispica e Kamarina.
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