Stalker recidivi. Due casi denunciati nella stessa giornata da Polizia e Carabinieri. La Polizia di Stato ha raccolto qualche settimana fa la denuncia di una donna perseguitata da un uomo, F.C. Di 40 anni, ragusano, con il quale aveva intrapreso una relazione da qualche mese. Appena raccolta la denuncia la sorpresa per gli investigatori, si trattava di un soggetto già conosciuto, in quanto pochi mesi fa l’ex moglie lo aveva denunciato per i medesimi comportamenti e per questi fatti era già stato processato e condannato. Incredibile ma vero, l’uomo ragusano stava compiendo atti praticamente identici a quelli già commessi ai danni dell’ex moglie. Stesso modus operandi, stessi comportamenti, stessa solfa. Telefonate, centinaia di sms, insulti, minacce, promesse, fiori, regali, appostamenti, questo il “tipico” comportamento dello stalker che dopo la prima denuncia solitamente si calma, qui invece il contrario, ha reiterato il reato seppur con un’altra vittima. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato appena ricevuta la denuncia hanno fornito tutta l’assistenza possibile alla vittima, con la presenza di una psicologa e se richiesto anche di un avvocato, così come previsto dalla legge, modificata pochi mesi addietro con ulteriori elementi a favore della vittima. Dopo la denuncia vengono raccolte le testimonianze di chi era a conoscenza di tutto, da chi aveva visto, sentito, vissuto, quanto la vittima ha subito nei mesi passati. A seguito delle indagini espletate, la raccolta delle prove e la ricostruzione di quanto accaduto la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto un divieto di avvicinamento alla vittima nei luoghi da questa frequentati. Adesso l’autore del reato non potrà avvicinarsi ne all’ex moglie ne all’ex compagna, forse questa volta cambierà condotta definitivamente. Ha 39 anni ed è comisano l’uomo interessato dal provvedimento eseguito dai carabinieri sempre per fatti legati allo stalking. E’ finito in manette il 39enne, N.D, le iniziali, già arrestato nel settembre 2012 per detenzione e spaccio di cocaina e pochi giorni dopo nuovamente arrestato dal nucleo investigativo provinciale carabinieri nell’ambito dell’operazione “Chimera 2” per estorsione e armi. L’uomo era già stato denunciato lo scorso giugno, sempre dai militari di Ragusa Ibla, a piede libero, ma con l’applicazione della misura cautelare del divieto d’avvicinamento alla vittima. Tale misura evidentemente non è stata sufficiente poiché i militari hanno scoperto che l’uomo ha continuato a tempestare la donna di telefonate per tutta l’estate e sembra addirittura – stanno indagando i carabinieri di Ibla – che si sia anche avvicinato alla donna ma che questa non avesse chiamato i militari. Il Gip ha allora emesso l’ordinanza di custodia cautelare. Ora si trova ai domiciliari.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.