La nuova legge per contrastare la corruzione, nonché gli aspetti giuridici, etici e politici che la caratterizzano, al centro del seminario proposto dalla Provincia regionale di Ragusa –Libero Consorzio Comunale, che si è svolto presso la sala Convegni del Palazzo della Provincia. Il seminario è stato aperto dal Commissario straordinario della Provincia Carmela Floreno che ha posto l’accento sull’allarmante e dilagante fenomeno della corruzione nella pubblica amministrazione. Di seguito il Segretario generale dell’Ente Ignazio Baglieri, responsabile della prevenzione della corruzione, ha fatto un excursus sui vari provvedimenti legislativi anticorruzione attualmente in vigore. Riguardo l’etica in campo istituzionale e politico Gianfranco Amenta, professore Associato di Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università di Palermo, ha spiegato le ragioni storiche e sociali che spìngono particolari soggetti della società ad approfittarsi del denaro pubblico. Di trasparenza e rapporti fra politica e amministrazione ha parlato Fabrizio Tigano, professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università di Catania. Tigano ha riportato come negli anni si è passati da una completa segretezza nella creazione degli atti della pubblica amministrazione ad una collaborazione con i privati nell’istruzione delle pratiche ma soprattutto nell’affermazione della certezza del diritto del cittadino. Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Carmelo Petralia, ha enunciato i nuovi aspetti normativi sul contrasto alla corruzione iniziando a segnalare che l’Italia si trova solo al 67° posto nella classifica mondiale della percezione della corruzione, preceduta anche dal Ruanda. Il Procuratore è convinto che i fenomeni di corruzione all’interno delle pubbliche amministrazione oltre a derivare da un problema culturale tipico dei popoli latini, è dovuto anche ad una mancanza del senso dello Stato e del dovere da parte dei pubblici dipendenti