Cartoline di Natale molto particolari, quelle che 36 sigle del mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, delle costruzioni, del commercio, della cooperazione, dell’industria, degli ordini e dei collegi professionali, delle associazioni, delle diocesi di Noto e Ragusa, delle organizzazioni sindacali, dei consumatori invieranno a 1200 politici per chiedere le infrastrutture necessarie alla ripresa economica del territorio ragusano. L’iniziativa parte dal cuore dell’economia iblea e tende a scuotere la politica e a chiedere risposte immediate ed efficaci per quei problemi infrastrutturali e quelle carenze che da anni esistono e che da anni attendono soluzioni. Dal porto di Pozzallo, all’aeroporto di Comiso, dalle ferrovie alle strade telematiche, dal completamento della SiracusaRagusa-Gela, al raddoppio della Ragusa- Catania, queste le tessere del puzzle infrastrutturale che attendono di essere inserite per completare il quadro economico e creare i collegamenti necessari alle imprese iblee. La spedizione massiccia di cartoline è solo il primo passo della piattaforma di protesta messa su dalle 36 sigle. Il 14 gennaio si terrà, infatti, una manifestazione di carattere provinciale nel capoluogo ibleo per chiedere un piano straordinario per il lavoro, infrastrutture coerenti ed integrate, misure contro l’evasione fiscale e una politica contro ogni azione di abusivismo, la semplificazione burocratica e la puntualità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, l’abbattimento dei costi della politica. Ragusa vuole uscire dalla crisi e chiede alla politica di svegliarsi dal torpore in cui è piombata da anni.
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