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04/11/2014 -

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Università, rappresentanti degli studenti a confronto con Borrometi

Il presidente Borrometi, D'Asta e gli studenti eletti“Non abbiamo perso tempo. Perché bisogna battere il ferro finché è caldo. E trovare da subito le linee guida, concordate con tutti, per rimettere le esigenze degli universitari al centro e rilanciare la presenza dell’Università a Ragusa”. Lo dice il consigliere comunale Mario D’Asta, dopo l’incontro con il neopresidente del Consorzio universitario, Cesare Borrometi, e con i cinque studenti eletti del corso di laurea in mediazione linguistica, vale a dire oltre ai ragusani Ismael Scribano e Giosè Chessari, anche Alessia Centamore, Monica Maugeri e Giorgio Rocca, tutti etnei, per avviare il percorso che, così come annunciato nei giorni scorsi, possa garantire la dimensione di un campus a quanti frequentano il corso di laurea della struttura speciale di Ibla. “Grande è la disponibilità – dicono il consigliere comunale e i rappresentanti del corso di laurea – che abbiamo potuto riscontrare da parte del presidente e questo ci incoraggia circa la possibilità di potere avviare un nuovo cammino fatto di costante confronto che ci permetta di assicurare, così come richiesto, una più attenta pianificazione della stagione accademica con riferimento alla vita didattica, al diritto allo studio, ai servizi complessivi, ma anche alla vita extradidattica. Abbiamo soprattutto chiesto al presidente Borrometi, ma su questo animeremo anche noi una specifica azione di sollecito, nelle sedi competenti, di coinvolgere l’intero Consiglio comunale, l’Amministrazione e tutti gli altri soggetti in qualche modo interessati a sedere attorno allo stesso tavolo per stabilire le decisioni da attivare al fine di avviare i servizi in favore degli studenti. Abbiamo ribadito al presidente Borrometi, e quest’ultimo ha convenuto con noi, che la vita universitaria non è scadenzata soltanto dalle tappe didattiche, che rappresentano comunque l’aspetto fondamentale e che potrebbero essere potenziate dalla necessità, ad esempio, di immaginare un master specialistico, attinente, in questo caso, al corso di laurea in mediazione linguistica e alla vocazione del nostro territorio, ma ci sono tutta una serie di iniziative che è possibile mettere in campo e che meritano la massima attenzione. Abbiamo fatto rifermento alle convenzioni che è possibile attuare con palestre o comunque con strutture dedite allo svago, alla cultura, alla socialità e all’aggregazione presenti in città. O, ancora, alla migliore gestione dei trasporti quando non anche alla programmazione delle scelte da effettuare per il vitto. In calendario pure la pianificazione di interventi speciali per approfondire ulteriormente la conoscenza del territorio in cui si studia. L’incontro con il presidente Borrometi è stato il primo passo che abbiamo voluto compiere. Il secondo è la scrittura di un documento articolato che evidenzierà tutte le esigenze degli universitari ma anche idee per poter mettere in connessione la città e l’Università. Ecco perché seguiranno altri incontri per avviare un tavolo di confronto che diventerà permanente nel tempo”.

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