E’ stata ascoltata per un paio d’ore in Questura, ieri sera, la mamma di Loris Stival, il bambino di otto anni strangolato e lasciato in un canale nelle campagne di Santa Croce. La donna avrebbe detto che gli slip ritrovati in mattinata nei presso della scuola non sono quelli dei figlio: sarà comunque eseguito un test del Dna i cui risultati si conosceranno tra qualche giorno. Ieri pomeriggio è stato il dirigente del gabinetto della polizia scientifica regionale, Giuseppina Neri, a indicare ai cronisti quali sono le operazioni che si stanno realizzando per individuare l’assassino. Ovviamente si è limitata agli aspetti tecnico-scientifici: ricerca di tracce con il Luminol, analisi sui vestiti del bambino, approfondita visione delle immagini delle telecamere a circuito chiuso. Nella giornata di ieri è emerso un dato che riguarda proprio le immagini: il piccolo Loris Stival non apparirebbe in nessuna delle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina finora visionate dagli investigatori e nelle quali, invece, si vede l’auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. Gli inquirenti spiegano che occorre tuttavia un’analisi più approfondita e per questo è stato chiesto a chiunque abbia una telecamera a circuito chiuso metta a disposizione le registrazioni. La dottoressa Neri ha assicurato che verranno visionate tutte le immagini possibili. La dirigente ha anche dato qualche indicazione sul ritrovamento del corpicino del bambino: era senza slip e con i pantaloni sbottonati. Un segnale che farebbe pensare a un tentativo di violenza, ma ovviamente le ulteriori analisi dell’equipe che collabora il medico legale potranno sciogliere ogni dubbio. Un dato che appare abbastanza certo dai primi esami riguarda l’ora della morte: il piccolo Loris sarebbe stato ucciso tra le 10 e le 10,30 di sabato e poi gettato nel canale di cemento. Ucciso sul luogo del ritrovamento? Un dato che al momento non è certo. “Sappiamo di certo che il corpo è stato ritrovato qui – ha spiegato la Neri – se sia stato ucciso qui o altrove ancora non possiamo dirlo con certezza”.
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