E’ successo nella notte di Capodanno: non erano ancora passate le dieci che Mustafà Nicolae, 36enne romeno, ha pensato bene di alzare il gomito e reiterare i maltrattamenti nei confronti della propria convivente A.L., sua coetanea e connazionale, comportamenti questi che già gli erano costati il carcere nel 2011. In casa, alla presenza del figlioletto di nove anni, la donna – al quinto mese di gravidanza – veniva insultata e strattonata; successivamente, mentre cercava di sottrarsi alle furiose ire del marito e nonostante l’intervento in aiuto della sorella di lei, Nicolae Mustafà colpiva ripetutamente la propria compagna sferrandole un pugno in volto. A quel punto, la donna atterrita riusciva a svincolarsi e a comporre il 113: nel più breve tempo possibile i poliziotti raggiungevano il sito indicato Dove scorgevano, sulla via antistante l’abitazione, la donna e il figlioletto che cercava di allontanarsi dall’uomo visibilmente alterato. Anche alla presenza degli operatori intervenuti, il Mustafà, senza alcuna remora, continuava a profferire ingiurie e minacce di morte nei confronti della propria compagna e nonostante la Squadra Volante intervenuta cercasse di bloccarlo e fermarlo quando tentava di scagliarsi ancora contro la donna in preda al panico, per tutta risposta il romeno recidivo insultava gravemente i poliziotti, si scagliava contro uno di essi (procurandogli lesioni lievi) e li minacciava di morte. L’uomo è stato arrestato.