Il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono risponde alla nota di Giovanni Lauretta Segretario del Circolo del Pd “Pippo Tumino” in merito alla “Giornata della Memoria”.”La giornata della memoria si è celebrata in Consiglio Comunale, per la prima volta, solo con la mia Presidenza. Dispiace che il livello politico sia a livelli così bassi da polemizzare anche sulle questioni più drammatiche della storia dell’umanità. Sono stato accusato da Gianni Lauretta di non essermi ricordato della ricorrenza del ‘Giorno della Memoria’. Anche quest’anno, 27 gennaio 2015, su iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale, abbiamo svolto la commemorazione. Un momento alto e commovente per l’intero consesso cittadino, senza distinzione alcuna, e per la città che rappresenta. Il sig. Lauretta che vede, evidentemente, ciò che gli conviene, potrebbe farsi relazionare, se parla con gli altri componenti il suo partito, dal gruppo consiliare del Pd e dal Consigliere Mario Chiavola neo iscritto al Pd che ha letto uno dei brani ed ha anche voluto dichiarare l’apprezzamento per l’iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale. L’accusa di non avere memoria nel ‘giorno della memoria’ fattami dal sig. Lauretta, se la memoria non mi inganna non rieletto Consigliere Comunale, – scrive Giovanni Iacono – mi ha fortemente indignato e siccome amo documentarmi sono andato a leggere i verbali delle sedute di Consiglio Comunale effettuate il 27 gennaio precedenti alla mia Presidenza del Consiglio dove ho avuto conferma che l’allora Consigliere Comunale Lauretta non ha mai chiesto e svolto alcuna azione o comunicazione per ‘celebrare’ la giornata della memoria. Solo per andare agli ultimi anni della Consiliatura precedente basta leggere il verbale n. 6 del 27.01.2010 e n. 5 del 27.01.2011 dove era presente, da ‘muto’ il consigliere Lauretta. Adesso, qualcuno, ‘scopre’ la giornata della memoria ma bisognerebbe chiedere, a segretari di circoli o di partito, quale evento hanno organizzato loro per la giornata della memoria? Purtroppo dispiace constatare che in questa ‘sfortunata’ città la miseria e la spregiudicatezza politica, pur in presenza di fatti conclamati, tangibili e visibili, non si ferma nemmeno dinanzi al ricordo di una tragedia immane per l’intera umanità” – conclude Giovanni Iacono.
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